Tutto il male necessario
- Autore: Chantal Querio
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2022
Da “piccolo”, sognava di fare la principessa Chantal Querio, come ha raccontato nell’autobiografia del 2016, in cui ha descritto come sia riuscita a portare avanti “con gioia e determinazione, l’unicità della propria diversità”. L’autrice piemontese si presenta ai lettori con un nuovo lavoro, il thriller Tutto il male necessario (giugno 2022, 576 pagine), pubblicato dall’Editrice Tipografia Baima & Ronchetti di Castellamonte, il comune della Città Metropolitana di Torino dov’è nata nel febbraio 1976.
Le note biografiche consentono di completare il profilo di Chantal Querio. Trascorsa l’adolescenza a Pont Canavese, ha vissuto per circa dieci anni a Cuorgnè.
In quel periodo ha viaggiato molto, in quasi tutte le principali capitali europee e alcuni stati dell’Africa centro-settentrionale. Ha lavorato a lungo in panetteria e successivamente in un’azienda di laminati plastici. Dal 2011 risiede stabilmente a Pont, con la mamma, in una casa piena di fiori e di piante, che coltiva con cura.
Ama cogliere i dettagli che nessuno considera con attenzione, le piace andare al cinema, passeggiare da sola, anche in bicicletta, soprattutto nell’amato capoluogo. Ha esordito nella narrativa con Da piccolo, volevo fare la Principessa, un racconto autentico della sua vita, senza censure, a tratti commovente.
Nel 2021 ha scritto questo romanzo, Tutto il male necessario (Baima & Ronchetti, 2022), “un thriller ricco di colpi di scena e di intrecci inaspettati”. Anche di particolari efferati, per cui consiglia la lettura a un pubblico adulto.
In copertina, si apprendono particolari sulla vicenda narrata: due ragazze uccise, una coetanea scomparsa, nessun apparente collegamento. Dal buio di un’intera piccola comunità, riaffiora un intreccio di complessi eventi precedenti. “Nel presente”, “nel passato”, sono infatti i riferimenti cronologici in testa ai capitoli che scandiscono il racconto, alternandosi tra oggi (il 2000), ieri (il 1996) e qualcosa prima.
Tutto si svolge in un luogo immaginario, Castel Cove e tra comprimari di lingua anglofona. Il prologo dell’ampio romanzo è un biglietto da visita convincente, oltre che intrigante, capace di offrire un esempio efficace dello stile originale di Chantal Querio: un crescendo battente di frasi brevi, asciutte ma significative.
Sono circa le due e trenta del mattino... la ragazza corre disperata, a piedi nudi... la giovane è braccata... il suo destino si sta per compiere... Le è addosso.
Un’ora e mezza più tardi, alle 4 del 20 ottobre 2000, l’infermiera del turno di notte nella clinica St. Thomà scopre che Marybel Fennett non è nel suo letto, nella camera n. 11. Il portoncino delle scale che mette in comunicazione con l’esterno risulta socchiuso. E non dovrebbe esserlo.
Marybel è una quasi diciottenne ricoverata in una struttura sanitaria per pazienti impegnative, ragazze che soffrono di turbe del comportamento, associate a nevrosi, anoressia, disturbi del sonno, manie ossessivo-compulsive. Alcune sono ricoverate da anni. Le famiglie arrivano alla St. Thomà esauste, spesso dopo avere tentato approcci terapeutici di ogni genere. Tutte le pazienti vengono sedate ogni sera, prima di andare a letto, con dosi adeguate alla necessità di ognuna, perchè dormano profondamente tutta la notte. Così era stato per la Fennett, assicurano.
Si occupa del caso l’ispettore Paul Chendrick, meravigliato per il buco nella collaudata sicurezza della clinica. Non può fare a meno di ricordare il precedente che aveva fatto scalpore. La tragica morte della ventunenne Evelin Torp, due anni prima, anche allora una sera di ottobre. Un’inchiesta conclusa piuttosto in fretta: secondo le ricostruzioni si era allontanata dalle altre degenti fino a raggiungere il terrazzo all’ultimo piano della clinica, per poi buttarsi di sotto. Suicidio. La reputazione e la credibilità della St. Thomà avevano subito un duro colpo.
Tornando al presente, un irritatissimo papà Fennett mette l’ispettore al corrente dei problemi della figlia. Fino ai nove anni era stata una bambina buona e docile. Le turbe si erano manifestate in terza elementare: aggressiva e furiosa a scuola, un angelo a casa, ma in quinta la situazione era degenerata, con esplosioni di violenza ovunque e comportamenti instabili, che la famiglia cercava di controllare sedandola con iniezioni di tranquillanti.
Erano stati costretti a ricoverarla prima dei quattordici anni, anche perché le cose tra i genitori si stavano mettendo male (ora sono separati). Nella clinica St. Thomà le terapie avevano consentito di stabilizzare le condizioni, sempre sotto stretto controllo medico.
Nei capitoli al passato, si moltiplicano le malefatte di una Marybel che sembra quasi diabolica nel suo essere del tutto amorale. Il fratello maggiore Dean è più che felice quando riesce a stare lontano da lei.
Nel 2000, le ricerche della ragazza continuano a Castel Cove, fino al pomeriggio inoltrato. A un certo punto, la squadra del sergente Morrei dà una svolta all’indagine. Camminando alla ricerca di tracce lungo le sponde del fiume, si trovano davanti una scena di orrore (a pagina 29 delle 576 del romanzo, di certo non si spoilera niente):
Tutto si aspettavano di trovare, tranne un uomo urlante e con le mani nei capelli. E un cadavere a terra, disteso dinnanzi a lui.
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