Tutto quello che pensiamo quando parliamo d’amore di Christopher Castellani

“Tutto quello che pensiamo quando parliamo d’amore” (“All This Talk about Love” è il titolo originale di questo romanzo che la casa editrice Newton Compton - 2016 pubblica ora in italiano): l’autore, l’italo-americano Christopher Castellani narra una storia che certamente ha molti spunti autobiografici. I protagonisti sono due immigrati da una piccola cittadina abruzzese nell’immediato dopo guerra: Antonio Grasso, che ha portato con sé la bella e giovane Maddalena, malgrado lei amasse il coetaneo Vito, ma ora vivono felicemente in una cittadina del New England, non lontana da Boston, dove hanno aperto un ristorante italiano, l’Al Di Là, divenuto un luogo rinomato per la sua cucina e per l’accoglienza calorosa. Hanno avuto tre figli, Prima, ora sposata e madre a sua volta di quattro ragazzi, poi Tom, il prediletto, che qualche anno prima, siamo ora nel 1999, ha trovato la morte in un fiume poco lontano; infine Frankie, nato dopo la morte tragica del fratello, ed ora ricercatore di letteratura inglese nella vicina Università del Delaware, dove cerca di ottenere una borsa che gli apra la via verso il ruolo di docente: intrattiene una intensa relazione sessuale con la professoressa Birch, esigente e narcisista, che però, malgrado i loro ripetuti focosi incontri, al momento decisivo non lo appoggerà, temendo che ne minacci la sua carriera e la sua immagine accademica. Prima invece, meno bella di sua madre Maddalena, conduce una vita tutta rivolta al benessere dei suoi tre figli, di cui si sente “la migliore amica”, che segue in tutte le loro attività sportive, che ha educato ad un rigido e formale cattolicesimo, non si occupa dell’attività dei genitori, ma pensa che un viaggio in Italia, alla ricerca delle origini della loro famiglia, potrebbe essere un bel regalo e un premio meritato per tutti loro, inclusi i genitori, che hanno reciso totalmente le loro radici e non sono mai tornati nella terra dove avevano lasciato fratelli e cugini.
La nuova generazione dei Grasso non parla italiano, sono ormai dei veri americani, con le loro abitudini ed uno stile di vita che gli anziani vorrebbero contrastare:

“Prima ha cresciuto i suoi ragazzi alla vecchia maniera. Tutti e quattro baciano la nonna e il nonno, tutti dicono Ti voglio bene ogni volta che li salutano”

ma tuttavia i ragazzi si sbronzano, hanno automobili con cui trasgrediscono le norme di velocità, si vedono con coetanee facili e disinibite.
In realtà dietro la facciata di famiglie felici ci sono molti non detti e moti segreti: il prediletto Tom era innamorato di un ragazzo, lo stesso ragazzo amato da sua sorella, ciascuno all’insaputa dell’altro, ma di cui il padre Antonio era al corrente: quando Tom si uccide, suo padre se ne sentirà per sempre in colpa.
Succedono molte altre cose dolorose, nel corso degli anni: alla fine i Grasso faranno davvero il loro pellegrinaggio in Abruzzo, ma ormai è troppo tardi. La bella Maddalena, imprevedibilmente viene colta dai sintomi della demenza, e il suo incontro con la sorella che ha lasciato oltre cinquanta anni prima non sarà altro che l’incontro di due fantasmi del passato.
“Tutto quello che pensiamo quando parliamo d’amore” è un’epopea familiare fuori dagli stereotipi di Little Italy, spaghetti, mandolini e O sole mio inclusi, e racconta una generazione di italiani che non parla la lingua, non sa nulla di una terra lontana e mitizzata, vive le contraddizioni della ricca middle class americana. Un libro che parla di due mondi contrapposti, due opposti stili di vita e di rapporti, diversi i modi di concepire la famiglia, eppure, alla fine, questo ossessivo ripetere “ti voglio bene” finisce per contaminare e per avvicinare imprevedibilmente le due sponde dell’Atlantico. Ad un festa nel ristorante, che è la metafora dell’intera storia che lo scrittore ci racconta, ecco riunito tutto il clan Grasso, e c’è la musica perché tutti ballino:

“La canzone è Volare. Frankie mette il braccio intorno alle spalle della sua ragazza. Non cantano. Forse non sanno le parole…Nel blu dipinto di blu….Penso che un sogno così non ritorni mia più.
La canzone dice la verità, pensa Prima. Non tornerà più. E’ l’ultima volta che vedrà la sua famiglia così pina di vita, felice quanto è possibile…..Poi tutto il resto sarà cambiato”