Un asino in mezzo ai suoni - Wajdi al
- Autore: Ahdal
- Anno di pubblicazione: 2010
Una giovane moglie ed il suo anziano coniuge, parlamentare socialista, vivono agiatamente in una località dello Yemen. L’infelice Thàira è tormentata da un sogno ricorrente: essere inseguita da un uomo mascherato ed in abiti tradizionali yemeniti che tenta di sgozzarla con la tipica spada ricurva. Nessuno le crede ed il marito tenta di tutto per farle superare l’incubo: dalla recita di sure alle cure di uno shaykh, prima presso una casa di cura coranica e poi a domicilio. I dettagli di tali trattamenti fanno accaponare la pelle… e fanno intuire la qualità delle manovre dettate dalla lussuria che la bella Thàira, inconsapevolmente, scatena nell’uomo, regolarmente sposato. Lei non è l’unica a soffrire di tali incubi, che a tratti si confondono con la realtà. Il fatto è che la stessa paura che perseguita tre donne si concretizza nel loro omicidio, di cui vengono frettolosamente accusati e condannati a morte tre innocenti.
Il romanzo si conclude con la rivelazione del vero colpevole che getta una nube di fitto pessimismo sulla possibilità che il bene prevalga sul male.
Il romanzo presenta un’ampia galleria di personaggi, belli, delicati e fieri come il libraio e attivista politico Menir, la giovane mestra Zaynab, l’infermiera Arwa, entrambe innamorate di lui. Un disgustoso e libidinoso macellaio sposa Zaynab che così si immola per aiutare la sua poverissima famiglia; Kabsh, un guardone ubriacone dalle mani lunghe che tenta di insidiare Thàira e viene ingiustamente condannato per l’omicidio di lei; Omar, un ragazzino di dieci anni al servizio di Thàira e del marito, che diventa l’oggetto del desiderio e vittima totalmente soggiogata dall’iman che lo spinge a denunciare ingiustamente il suo padrone e, per finire, il disonestissimo capo della polizia.
Lirici molti passi descrittivi, tante le similitudini e le personificazioni, lo humour e le descrizioni della natura amata. Si percepisce la simpatia o l’antipatia del narratore esterno nei confronti dei vari personaggi. Copiosi gli spunti culturali che attirano il lettore occidentale, interessante il richiamo ai cibi locali e al caffé allo zenzero in uno Yemen presentato come patria di molti uomini retrogradi e donne assai più emancipate.
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