Un rimedio per i sogni di Kaye Gibbons

Sotto una pila di libri ho ritrovato questo romanzo edito da Theoria, nella collana Letterature. Un libro ormai fuori catalogo ed è un buon motivo per ricordarlo. Un rimedio per i sogni di Kaye Gibbons è un romanzo scritto da una donna che racconta di donne. La scrittrice americana è stata resa famosa dal suo libro d’esordio pubblicato a ventisei anni, Ellen Foster, per il quale ha ricevuto numerosi premi e menzioni internazionali. I suoi romanzi sono stati tradotti e pubblicati in molti paesi.

La scrittura è per molti versi una forma esistenziale di vendetta, un modo di conciliare le ferite della vita, è il pensiero della Gibbons, la cui vita sembra essere uscita dalle pagine di un romanzo di fine Ottocento, sofferta e dolorosa, un’infanzia senza pietà. Kaye Gibbons è nata nel 1960 in un paese rurale nel North Caroline, da un padre alcolista che morì giovane e da una madre, malata, che in seguito si suicidò. Rimasta orfana venne affidata prima a dei parenti ed in seguito, all’età di dieci anni, venne adottata da una famiglia che le ha voluto bene proprio come lei desiderava.

In questo romanzo, l’autrice narra storie di donne decise, forti, virtuose e delle loro qualità interiori ed intellettive in una America di metà Novecento. Doti femminili che resero la loro vita più tollerabile quando le aspirazioni divennero solo sogni. Scrive Nadia Fusini, una delle nostre più illustri studiose di Letteratura inglese ed americana, che la virtù di cui Kaye Gibbons scrive non è altro che un atto di resistenza a contenere il sogno della vita nei confini di un cauto riordinamento dell’esistenza. Un rimedio per i sogni narra di tre generazioni di donne, tra il 1910 e il 1945, donne semplici, intelligenti, con il desiderio di cambiare il proprio destino. La storia familiare viene raccontata da Betty alla figlia Polly. Le narrerà di Lottie, la madre, la cui famiglia numerosa era emigrata dall’Irlanda agli inizi del Novecento, per scappare dalla fame, nel Sud degli Stati Uniti, in un villaggio nella valle del Kentucky, dove il tempo sembrava essere immobile e la terra era di sole pietre, tanto che ci si spezzava la schiena a lavorarla senza trarne mai profitto. Sposerà a sedici anni Charlie Davies, di origine gallese, e andranno a vivere nel North Caroline. Il lavoro dei campi sarà duro ma riusciranno a guadagnare per vivere.

Dopo la nascita di Betty, così tanto desiderata, l’amore per Charlie è ormai sfiorito e Lottie comprende che per se stessa la vita dovrà essere diversa. Riesce a metter su, nel retro dell’emporio del villaggio, un punto di ritrovo per le donne, dove incontrarsi per chiacchierare, per giocare a carte, bere il tè o cercare di essere di aiuto alla piccola comunità. In poco tempo divenne l’ape regina, organizzando la vita a tutti. Le donne, dapprima indifferenti, trovarono in quell’abituale incontro sollievo alla propria vita, ai disagi del vivere, ai dispiaceri e alle difficoltà economiche quando i loro mariti le avevano abbandonato o erano tornati invalidi dalla guerra. Non più silenzio e solitudine, il parlare dimesso e confidenziale tra loro divenne indispensabile per poter riannodare i fili delle loro vite. Insieme si trovava il coraggio per affrontare i sacrifici richiesti prima dalla Grande Crisi, poi dalla grande depressione ed infine dal nuovo conflitto mondiale. La storia delle donne della famiglia che non si erano mai arrese è l’eredità che Betty consegna in dono alla figlia Polly, la cui memoria dovrà custodire.

“Mi chiamo Marjorie Polly e mia madre si chiamava Betty… sono tale e quale a mia madre che a sua volta era uguale alla sua, Lottie. Ho passato la vita ad ascoltarla, a volte per giorni interi, ed era spesso il mio piacere più grande, specialmente nelle lunghe giornate di pioggia e di neve. Tutto quello che dovevo fare era dirle- Parlami di te, di tua madre, parlami degli anni della tua giovinezza.- E lei iniziava a parlare. Parlare era la vita per mia madre.“

Un rimedio per i sogni è un racconto universale, senza confini di paesi e di razze. Un universo femminile nascosto, che parla di coraggio, di affetti e di abbandoni, di delusioni e di speranze che sorprende e coinvolge il lettore.