Un singolo passo
- Autore: Coltellacci, Cedeno e Rollo
- Genere: Fumetti e Graphic Novel
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Tunué
- Anno di pubblicazione: 2020
Raccontare uno scambio Erasmus è complicato: si tratta di una di quelle esperienze così fugaci e così ricche da annullare lì per lì molte capacità sintetiche e di interpretazione degli eventi. Come se non bastasse, si tratta di una di quelle esperienze in cui i cinque sensi hanno un ruolo preponderante. Senza ricorrere a tatto, vista, udito, olfatto e gusto, infatti, raccontare che cosa succede da quando si parte a quando si atterra, con tutti i pre e post del caso, sarebbe un’impresa a dir poco titanica.
Di conseguenza, una maniera intelligente ed efficace per aggirare il problema ha consistito, secondo tre giovani autori all’esordio, nel ricorrere a una graphic novel. Così, nell’opera Un singolo passo di Lorenzo Coltellacci, Niccolò Castro Cedeno ed Enrico Gabriele Rollo, pubblicata di recente per Tunué, le illustrazioni, la carta opaca e le onomatopee sonore si combinano per restituire quante più percezioni sensoriali possibile a chi legge, catapultando chiunque nella dimensione adrenalinica e tremenda di chi prepara una valigia dopo diverse trafile burocratiche e si imbarca su un aereo tra gli abbracci e le raccomandazioni dei genitori.
Da quel momento in poi, la storia del protagonista (del quale, non per niente, non conosciamo il nome proprio) è quella potenziale di ciascuno di noi. I passaggi da una tappa all’altra del suo percorso sono rapidi e a volte disconnessi: ci sono diversi salti temporali, esattamente come accade nella vita vera e nei ricordi che se ne conservano a posteriori. Perciò è proprio in questo modo, tra un salto e l’altro, che si procede nel complesso tentativo di conoscere meglio sé stessi, tra la solitudine e l’inesperienza, tra le gite fuori porta e gli innamoramenti.
Il personaggio principale della vicenda parte scoraggiato dalla fine di una storia d’amore e nelle prime 24h pensa già di tornare a casa, sconfitto nella sua sete di avventure per le barriere linguistiche e psicologiche con cui è costretto a fare i conti. Poi, però, l’accoglienza della padrona di casa in cui alloggia e la conoscenza di diversi ragazzi in scambio come lui riescono a trattenerlo con sempre maggiore piacere, fino a quando non entra in sintonia con la città di Porto e con il resto della comunità studentesca, arrivando a conoscere una ragazza e un paio di confidenti capaci di rendere indimenticabile il suo soggiorno all’estero, scandito da continui esami universitari ed esistenziali.
In altre parole, la graphic novel in questione è al passo con i tempi: prova a spiegare stati d’animo ed episodi realistici senza ricorrere a mere descrizioni, con una capacità immersiva e intimistica non indifferente. I colori preponderanti nelle diverse scene sono il viola e il giallo, a metà tra l’allegro e il disturbante, che ben rappresentano la schizofrenia emotiva della vita all’estero e che allo stesso tempo contribuiscono a creare un’atmosfera a tratti onirica e soprannaturale. Gran parte delle vicende si svolge inoltre al chiuso o di notte, eppure il protagonista (e noi con lui) respira a pieni polmoni nella sua nuova casa temporanea.
Non mancano poi affascinanti storyboard paesaggistiche e altre in cui la dolcezza di certi sguardi si mescola a un comprensibile stato di confusione mentale, dovuto a una sempre crescente sensazione di “doppia esistenza”: l’una è quella lasciata a casa, dove gli amici storici e la famiglia esistono solo grazie a uno schermo, l’altra è quella appena nata in un Paese straniero, dove si fondono aspettative insolite e mentalità non sempre affini alla propria. Il lettering è a sua volta di grande impatto, quasi aggressivo nel font, perché dopotutto la vita ha una forza dirompente alla quale non si scappa,e che in una maniera o nell’altra era doveroso riprodurre in un romanzo di formazione.
Un singolo passo, insomma, è il simbolo di uno stile di vita, così come lo è partire in Erasmus. Chi non ha fatto sulla propria pelle un’esperienza simile, nel leggerla, proverà desiderio e paura all’idea di trovarsi nei panni del personaggio principale, mentre chi l’ha fatta avrà nostalgia e sorrisi da spendere pagina dopo pagina. Tunué ha pubblicato infatti una storia per le nuove generazioni di ieri, che hanno già preso da un po’ il loro volo di ritorno, ma contemporaneamente anche per quelle di domani e per tutti i parenti e gli amici che le accompagneranno da lontano nei loro viaggi in giro per l’Europa. Dopo oltre trent’anni dalla fondazione del progetto Erasmus, una graphic novel simile è forse la maniera migliore per omaggiarlo attraverso una forma d’arte evocativa e coinvolgente.
Un singolo passo
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Un libro perfetto per...
A chi ha sempre sognato di andare in Erasmus, vuole capire di più di questa esperienza o invece è già tornato e ha nostalgia di certe atmosfere.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Un singolo passo
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