Una famiglia decaduta
- Autore: Nikolaj Leskov
- Genere: Classici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2016
Esce il 26 febbraio una nuova edizione Fazi (2016), con la traduzione di Flavia Sigona, per “Una famiglia decaduta” (titolo originale Zachudalys rod) dello romanzo dello scrittore e giornalista russo Nikolaj Leskov (Gorohovo, 16 febbraio 1831 - San Pietroburgo, 5 marzo 1895), scritto nel 1874, che fa parte di una grande trilogia che comprende anche Gli ecclesiastici e Tempi antichi nel villaggio di Plodomasovo.
Il capolavoro di Leskov, considerato dalla critica uno dei più grandi scrittori russi dell’Ottocento, ha come esergo una frase tratta dall’Ecclesiaste I, 4.
“Passa una generazione e ne succede un’altra, e la terra sussiste sempre”
Infatti di più generazioni di una stessa famiglia racconta il romanzo che attraverso l’io narrante di Vera, nipote della Principessa Varvara Nikanorovna, ricostruisce la storia dell’ascesa sociale della nonna, la quale dalla piccola nobiltà di provincia era entrata a far parte di una delle famiglie aristocratiche più in vista di San Pietroburgo, i Protozanov.
“La nostra è una delle stirpi più antiche della Russia: tutti i Protozanov discendono in linea retta dai primi principi ereditari e il nostro stemma di famiglia dimostra che esso non ci fu concesso in dono, né ci appartiene per atto notarile”
Cercando ora di narrare quanto
“la mia memoria ha conservato di lei”
Vera inizia dalla prima infanzia di Varvara, nata in una famiglia modesta, di piccoli nobili, i Cestunov. Suo padre era un proprietario terriero molto povero, i cui campi desolati confinavano con le terre del Principe Lev Jakovlevic Protozanov. La madre di Varvara era una ottima massaia, famosa per la sua rara abilità nel cucinare i fagottini alle mele, passione della moglie del Principe Lev Jakovlevic. Grazie a questi dolcetti le due donne divennero amiche inseparabili. Il Principe riservò sempre molte gentilezze ai Cestunov, regalò loro numerosi servi, grazie al fatto che i Cestunov erano ospiti assidui della casa “del mio bisnonno”, Varvara crebbe e venne educata nella dimora dei Principi Protozanov. Senza essere un’erudita, la giovane conosceva tutto ciò che le occorreva, sapeva affrontare qualsiasi problema in modo tale da averne una visione completa e intenderne con chiarezza il significato e l’importanza. Il Principe aveva due figli: Dmitrij e Lev, il primo era annegato all’età di diciannove anni, il secondo, quando compì i diciotto, si innamorò di Varvara che aveva allora solo quattordici anni ed era a sentir lei “una fanciulla graziosa”. In verità era opinione comune che non esistevano parole per descrivere “la bellezza incomparabile della nonna”. La conferma di ciò veniva dalla visione del dipinto a olio, opera di Lampi, che ritraeva la Principessa a vent’anni, che si trovava appeso alla parete di fronte a dove Vera scriveva le memorie di famiglia: una ragazza bruna alta e snella, dai grandi occhi azzurri limpidi e intelligenti, il viso dall’espressione dolce ma risoluta e indipendente. Era logico, rifletteva Vera, che un giovanotto irruente e appassionato com’era descritto suo nonno, divenuto ufficiale della Guardia, si fosse innamorato di tale splendore. Lev e Varvara si erano sposati, poco dopo i Protozanov erano scomparsi lasciando i giovani unici eredi di tutti i loro beni. Varvara però temeva tutta questa fortuna da lei giudicata “troppa per le stesse persone”. La donna aveva il presentimento che
“a una fortuna cieca avrebbero potuto far seguito solo delle sventure”
Anche qui come nelle sue altre opere Leskov descrive la realtà sociale dell’impero zarista nella seconda metà del XIX Secolo, prendendo in esame il periodo storico che va dal 1812, anno nel quale il marito di Varvara resta ucciso nella guerra contro Napoleone, fino al 1825, anno della rivolta dei decabristi. Nobildonna di rimarchevole bellezza, la Principessa Protozanov, rimasta vedova a meno di trent’anni di età, deciderà di non risposarsi mai più, restando fedele al ricordo dell’unico uomo da lei amato. Adesso la sua passione, la sua energia, la sua “instancabile operosità” si sarebbero rivolte all’educazione dei figli e al benessere dei suoi contadini.
“Una madre pensa al bene dei suoi figli anche tra le pene dell’inferno”
Una famiglia decaduta
Amazon.it: 15,19 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Una famiglia decaduta
Lascia il tuo commento