Una lama nel cuore
- Autore: Winston Graham
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sonzogno
- Anno di pubblicazione: 2021
“Un romanzo della Cornovaglia, 1815” è il sottotitolo del volume Una lama nel cuore (Sonzogno 2021, titolo originale The Twisted Sword, traduzione di Matteo Curtoni e Maura Parolini) di Winston Graham (1908-2003). Si tratta dell’undicesimo episodio, che fa parte dei dodici romanzi della fortunata serie la “Saga di Poldark”, redatto nel 1990 dal noto e prolifico romanziere inglese. I volumi, ambientati tra il 1783 e il 1820, con 40 edizioni internazionali e milioni di copie vendute, rappresentano dei veri e propri classici tra i romanzi storici.
Per la prima volta in Italia la casa editrice Sonzogno pubblica la traduzione integrale dell’intera saga, che ha avuto due adattamenti televisivi di straordinario successo, entrambi prodotti dalla BBC: la prima nel 1975 con una serie tv trasmessa anche in Italia, la seconda dal novembre 2016 trasmessa in prima visione assoluta sul canale televisivo “laeffe”.
“Diluviava senza sosta ormai da quattro giorni quando Demelza Poldark scorse un uomo a cavallo che scendeva lungo la vallata”.
Ovunque era caduta una coltre di pioggia sottile, sospinta senza eccessivo vigore dal vento di Sud-Ovest, che aveva fatto scendere le nubi all’altezza del terreno, coprendo con una sorta di maschera il mare imbronciato e trasformando gli stretti viottoli in rivoli di fango maleodorante.
Demelza amava quella pioggerella così delicata per essere a fine gennaio, soprattutto dopo le tempeste di dicembre. Poiché non era possibile uscire senza bagnarsi, anche al chiuso si viveva in uno stato perenne di parziale umidità nonostante i camini accesi. Era impossibile tenere le intemperie fuori dalla casa, che, sebbene apparisse in disordine e mal tenuta, ben presto sarebbe tornata a essere bellissima. Non era quindi il caso di preoccuparsi o agitarsi.
Jeremy si trovava a Bruxelles con la moglie, e pur facendo ancora parte dell’esercito era lontano da qualsiasi pericolo, perché tutte le varie guerre erano ormai terminate, e Clowance, moglie di Stephen Carrington, che amava quanto nessun altro al mondo, viveva a Penryn: priva della compagnia dei figli più grandi, Demelza aveva trascorso molto tempo con Isabella-Rose, che stava per compiere tredici anni, e Henry, che di anni ne aveva solo due. Era un buon periodo per Ross Poldark, che era appena tornato a casa e si stava impegnando con rinnovato interesse nella gestione delle miniere e della fattoria.
Il capitano Poldark era in procinto di compiere una missione importante. Poco prima di lasciare Londra, aveva incontrato il primo ministro, con il quale aveva discusso la possibilità di essere inviato a Parigi come ufficiale di collegamento presso l’ambasciata britannica, con particolare riguardo alla dislocazione e al morale delle truppe francesi. La questione era rimasta in sospeso: Lord Liverpool preferiva aspettare il decorrere degli eventi e decidere in merito alla trasferta in un secondo momento, mentre Ross non era affatto sicuro di voler affrontare tale compito. I due uomini avevano quindi deciso di rivedersi intorno alla fine di febbraio. Non una spia vera e propria, ma piuttosto “un osservatore indipendente”. Forse l’incarico per Ross era legato a quello sconosciuto dall’aspetto formale, che stava attraversando il ponte con un gran fragore di zoccoli e nel giro di pochi istanti sarebbe smontato da cavallo per presentarsi alla porta, grondante d’acqua da capo a piedi.
“Mi chiamo Hubert Phillips, signore. Perdonatemi se vi porgo la sinistra, ma la destra non è all’altezza della situazione”.
È Parigi il centro dell’azione del nuovo capitolo della “Saga di Poldark”, in un anno cruciale, il 1815, quando Napoleone, sconfitto ma non domo, tornato dall’esilio dell’Isola d’Elba, il 18 giugno a Waterloo, in Belgio, avrebbe giocato, perdendo, le sue ultime carte. Era tramontata così la stella di Napoleone. Era la fine un’epoca.
“Bonaparte afferma di voler vivere in pace con i suoi vicini; Wellington afferma che si arriverà a un compromesso; ma in realtà entrambi si stanno preparando alla guerra. Da quanto ho sentito, Wellington ha un esercito talmente improvvisato, e Napoleone è così impegnato a consolidare la sua retroguardia, che potrebbero esitare ancora per un mese o due; ma una prova di forza è inevitabile. E quando accadrà, lo scontro sarà tra un potere irresistibile e un oggetto inamovibile”.
Una lama nel cuore. La saga di Poldark (Vol. 11)
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Ancora una volta mi spiace non essere la prima a recensire la saga dei Poldark . "Una lama nel cuore" è l’undicesimo libro e il titolo si riferisce ad una ferita profonda come quella della morte di Jeremy, il figlio di Ross, che sembra rappresentare la fine delle speranze di tutti.Ma non solo. Questo primo lutto verrà seguito dalla morte di Stephen Carrington , l’ambiguo marito di Clowance Poldark.
La trama è complessa, ma almeno nelle prime due parti è contestualizzata nella grande Storia. E’ il 1815 , l’anno della rinascita e della fine di Napoleone. Se Graham sembra aver esaurito la sua vena creativa riguardo a Poldark , si scopre in questo romanzo la capacità di narrare scene di battaglia e di massa con un piglio da regista.
I personaggi subiscono cambiamenti : Ross e George continuano ad odiarsi, ma quest’ultimo sembra inclinare verso una perfidia assoluta, Demelza sembra perdere la sua vivacitàe la coppa dell’amore da lei raccolta seguirà la fine di Jeremy anche se il segreto della rapina non sarà mai svelato. E alla fine nella saga tutto sembra ricominciare da capo con nuopve generazioni...
Bella e approfondita la recensione che condivido appieno.