Una notte ho sognato New York
- Autore: Piero Armenti
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2020
Una Notte ho sognato New York, edito dalla casa editrice Mondadori, è un nuovissimo romanzo, uscito nelle librerie da poche settimane, che ha già avuto un notevole successo, tanto da dover essere subito mandato in ristampa per la scarsità delle copie reperibili nei negozi. Questo perché è il primo romanzo scritto da Piero Armenti, uno dei più seguiti influencer, che ha fatto della Grande Mela la sua città. Qui infatti ha fondato una sua agenzia turistica chiamata "Il mio viaggio a New York", con un omonimo libro guida, da lui realizzato, in vendita in tutte le librerie sia online che fisiche. Ma Armenti non è solo questo: ha infatti anche una attività di commercio di alimentari made in USA che spedisce ovunque e che si chiama Jerry America.
Impossibile quindi non conoscerlo per chi ama gli States: è infatti molto presente su ogni piattaforma social e porta spesso in giro per le strade e per i ristoranti tutti i suoi followers, facendoli sognare tra le luci della città che non dorme mai.
Ecco perché l’arrivo di questo libro non poteva che riscuotere una grande approvazione tra i lettori.
Ma veniamo alla storia che ha pubblicato. Come detto in precedenza si tratta di un romanzo molto esperienziale, che non è però autobiografico, ma è un racconto romanzato delle tante esperienze personali e delle persone che ha conosciuto, che ha unito assieme per ricavarne una storia in cui lo stesso autore si immedesima fino a prestare il suo nome al protagonista, che infatti si chiama Piero.
Tutto verte attorno a un chiodo fisso di questo Piero, che vive in un paesino del Sud, dove non vede prospettiva alcuna di emergere in nessun modo, nonostante viva in una famiglia semplice ma con un’attività che nel suo piccolo funziona. Il padre ha infatti una pasticceria che produce dolci tipici del posto, ma a Piero quella vita sta stretta, sogna l’America da sempre e senza pensarci troppo partirà come turista nella speranza di poter restare ben oltre i tre mesi che l’Esta gli consente di sfruttare.
L’America raccontata da Piero è quella di adesso (prima dell’arrivo di Covid-19 ovviamente), moderna e piena di ogni confort, ricca di opportunità al punto da cadere senza difficoltà nei soldi troppo facili, da poter credere che una vita nel lusso sia davvero fattibile, ma è anche capace di far cadere in un baratro senza fine, dove la miseria è sempre dietro l’angolo, basta una scelta sbagliata e il sogno americano può sfumare.
Piero conoscerà persone di ogni tipo, come è logico che accada in una città considerata il centro del mondo. Ci saranno persone che nonostante gli anni non hanno saputo cogliere le opportunità, ma che nella loro tranquilla vita mediocre andranno avanti, e anche persone ricchissime, che faranno provare al protagonista il piacere di una vita piena di agiatezze, come un attico in centro a Manhattan, belle donne attratte dal denaro come calamite. Perché la prima cosa che si impara in una città come New York è che tutto è possibile, anche innamorarsi per denaro, o cercare escamotage contro le leggi per poter cercare di restare in uno stato che si ama. Così Piero si troverà a dover fare scelte difficili, a lottare spesso con dei sentimenti e dei valori che si è portato dietro dalla sua Italia, che nonostante sia lontana è comunque sua, come per ogni italiano espatriato.
Mentre tutta la vita di Piero scorre densa, talvolta con adrenalinici colpi di scena e altri punti capaci di far scaturire addirittura un senso di rabbia per come capiti che getti via del tempo prezioso da investire per poter trovare un modo per restare a New York, "camminiamo" con lui per le vie di Brooklyn, per le strade di Astoria, facciamo un giro a Central Park e anche in molti altri incantevoli luoghi. Finendo con l’innamorarci di un posto che magari non abbiamo mai vissuto, ma che Piero descrive con così tanta dedizione e passione da farci restare incantati a immaginare.
Una notte ho sognato New York è un opera che, per la sua scorrevolezza narrativa e per il suo modo di espressione, si può leggere davvero con estrema facilità. Non stupisce infatti che possa accadere di trascorrere assieme a questo libro diverse ore senza nemmeno rendersene conto.
È un libro che andrebbe letto da tutti coloro che sognano gli Stati Uniti nella loro vita, perché lascia molti insegnamenti, non solo perché descrive luoghi in cui mangiare o uscire la sera, ma proprio perché descrive la mentalità newyorkese, mettendo in guardia anche su come sia facile appunto perdersi in agi e in priorità che fanno spesso perdere di vista l’obbiettivo principale: ovvero restare in America per sempre. Perché spesso è una questione di scelte, basta un attimo per vedersi rientrare con un sogno nel cuore, il dolore di aver sfiorato quel sogno e di averlo dovuto riporre ancora una volta nel cassetto, con un chiodo fisso: "Un giorno tornerò a New York", come accade al protagonista.
Una notte ho sognato New York è un libro che fa sognare, ma che insegna anche che a volte oltre al sogno ci vogliono tanta determinazione e un grande carattere, capace di fare scelte che talvolta impongono dei "no" decisi per non perdere tempo e per progettare il futuro migliore.
Una notte ho sognato New York
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