Uniti da un soffio di vento
- Autore: Non disponibile
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
- di AA.VV. a cura di Margherita Musella
Non è stato definito un concorso, ma un “gioco letterario” questo progetto, pensato da Margherita Musella, persona di grande cultura e iniziativa, insieme alla Pettirosso Editore. C’è stata, è vero, una selezione, e ne sono risultate una classifica e un vincitore; il tutto, però, non è stato accompagnato da ansia e patemi d’animo, ma dall’entusiasmo di partecipare a un’iniziativa valida, e dalla leggerezza che lo stesso tema proposto dagli organizzatori del concorso ha così bene suggerito.
Il vento: un tema apparentemente banale, del quale si crederebbe di avere già detto tutto e il contrario di tutto; eppure, in quanti modi è ancora possibile declinarlo, quante strade diverse possono partire da lui e a lui tornare, cariche di storie di ogni tipo, genere e stato d’animo!
Incuriosita da questo gioco, non mi sono sottratta e ho deciso di presentare anch’io la mia interpretazione del vento: un’ottima decisione, che mi ha permesso di conoscere questa ricca e viva realtà (che fa capo, oltre che alla casa editrice, anche al gruppo Facebook “A tu per tu con gli autori”) e di vedere il mio racconto pubblicato nell’antologia, insieme ad altri nove. La mia interpretazione del vento è stata un poco fuori dal coro: alla ricerca di una storia originale, ho infatti immaginato una wind machine, fonte del successo ma anche dell’infelicità di una giovane cantante, che in realtà non si è mai fermata a sentire e ascoltare il vento, quello vero. Il contrasto fra vento artificiale e vento reale la porterà a una drastica decisione. Vento, quindi, che da un lato inganna e dall’altro libera; ma il vento è anche molto altro. E’ infido e bugiardo nel racconto vincitore, “Ritorno a Cedar Creek” di Alessandro Caltabiano, storia di un giovane soldato che ha visto troppo male per avere la forza di reagire. E’ paura per chi non può vederlo, come la piccola Lara ne “Il volto del vento”, ma conforto quando poi si arriva a conoscerlo. E’ ossessione e dolore in “Anima nel vento”, in cui Liz non riesce a liberarsi dal ricordo della sorella. E’ fonte di vita in “Io sono il vento”, elemento presente nel mondo prima di ogni altra cosa. E’ guida, materiale e spirituale, ne “La voce del vento”, una specie di “Canto di Natale” fuori stagione, nel quale il protagonista è spinto a guardare non dentro se stesso, ma dentro l’anima del mondo. E’ ladro mancato di ricordi, ma anche foriero di incredibili novità, in “Due vite buttate al vento”. E’ potenziale assassino, ma anche primo simbolo di libertà, in “Quelli che sanno ascoltare il vento”. Infine, in “Il vento come messaggero”, è, appunto, colui che ci porta un messaggio, un suggerimento, un’ispirazione.
Dieci racconti, dieci scenari diversi, dieci interpretazioni diverse dello stesso elemento atmosferico. Un meteorologo saprebbe come definirlo con paroloni tecnici e spiegazioni solo apparentemente comprensibili, ma forse non riuscirebbe a coglierne la vera essenza e la forza, talvolta esaltante, talvolta devastante, con la quale irrompe, letteralmente, nelle nostre vite, lasciandovi segni diversi. Ecco, si potrebbe dire che questi racconti sono, in realtà, dei segni: segni che il vento ha lasciato dentro ciascuno degli autori e che lo stimolo offerto da questo gioco letterario è riuscito a riportare alla luce. Oppure, si potrebbe definire questa antologia un bouquet, composto da fiori di forma e colore diverso, ma perfettamente armonizzati fra di loro. Un grazie a chi vorrà gradirlo.
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Uniti da un soffio di vento
Lascia il tuo commento