Uomini comuni
- Autore: Cristopher Browning
- Genere: Avventura
- Categoria: Narrativa Straniera
Il libro presenta le vicende legate al battaglione 101 dell’ordungspoliziei, battaglione di poliziotti riservisti nel governatorato di Lublino, Polonia. Formalmente destinato a compiti di mantenimento dell’ordine e a controllo delle retrovie, il battaglione viene impiegato in operazioni di sterminio e deportazione degli ebrei polacchi, compito che viene svolto con sorprendente zelo, anche se i poliziotti sono, per l’appunto “uomini comuni”, né soldati di carriera, né tanto meno SS. Il tutto è svolto secondo i piani e, anche se non sono previste punizioni capitali per chi si rifiuta di prendere parte al massacro, solo un esigua parte del battaglione si rifiuta di diventare carnefice, mentre gran parte dei soldati diventano degli zelanti esecutori. Il libro si basa sui resoconti delle testimonianze degli ex membri dell’unità avvenuti nel processo del ’62 e, a parte discordanze su alcune fonti, rappresenta uno dei rari successi giudiziari contro esecutori dell’ Olocausto avvenuto dopo la guerra. E’ un libro ben scritto, schietto e cupo, descrive con crudo realismo i massacri, molto psicologico, in quanto menziona con precisione gli esperimenti sul conformismo e sull’obbedienza all’autorità Milgram e sulla prigione di Philip Zinbardo. Particolarmente toccanti sono le descrizioni dei protagonisti del massacro, gli ufficiali del battaglione, così umani anche se inevitabilmente trascinati e macchiati dagli eccidi.
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Libro magnifico, quasi cronachistico, essenziale, ma per questo ancora più terribile nella sconvolgente routine di un genocidio accuratamente pianificato e ben accettato dai suoi esecutori. Uno di quei libri che ti cambiano la vita, il peso delle cose, la scala dei valori.
Si rimane muti di fronte alla sofferenza e all’eroismo di tanti innocenti.