Uomini o mantidi?
- Autore: Maurizio Picozzi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2019
Maurizio Picozzi, ex procuratore in pensione, pubblica Uomini o mantidi? (Araba Fenice, 2019), che ha un preciso ed eloquente sottotitolo: Cronache da un caso giudiziario che fece epoca: l’inchiesta e il processo in una città di provincia sconvolta da un delitto atroce.
Il caso in questione è quello cosiddetto “della mantide di Cairo Montenotte”, Gigliola Guerinoni, accusata di aver ucciso il farmacista Cesare Brin e di averne occultato il cadavere, fino alla sua scoperta sul monte Ciuto, dove era stato gettato, seminudo. Un caso giudiziario avvenuto nel 1987, che non solo fece scalpore, ma che godette di una risonanza mediatica incredibile per quell’epoca. La vittima era, appunto, Cesare Brin, che:
Era il farmacista più conosciuto e fornito del centro del paese e, dunque, dell’intera vallata.
Personalità discussa, presidente anche della locale squadra calcistica, la Cairese, il suo tragico omicidio fu indagato dallo stesso magistrato, Maurizio Picozzi, che ora ripercorre, minuziosamente, in un libro, tutte le tappe del caso giudiziario. Protagonista indiscussa del male è proprio Gigliola Guerinoni, la mantide, perché:
il soprannome viene da quell’insetto che uccide il maschio durante l’accoppiamento.
Una pletora di oscuri personaggi ruotano intorno all’evento delittuoso, che complicano e rendono ostiche le indagini. E quando lo stesso giudice incaricato di svolgerle, viene, ingiustamente, accusato di essere l’amante della donna, tutto subisce una ulteriore complicazione, morale e giudiziaria. Colpisce, in particolare, la precisione della narrazione frammista ad una umanità sofferta dallo stesso giudice inquirente, che:
è in primo piano, ma non di acciaio, perché rivela le sue difficoltà, le proprie crisi, l’amarezza dell’onta subita, vivendo i processi come “una volta”, quando c’erano poco Ris e tecnologia, all’epoca rappresentati dal solo valore e qualità delle persone. Con una buona dose di intuito, un po’ di fortuna e anche un po’ di fermezza decisionale.
Una lettura intensa, attraente, di quello che può essere definito come: “il pasticciaccio brutto de via dei Portici”, che cattura inevitabilmente il lettore, trasportandolo indietro nel tempo in un passato non poi così lontano, eppure così diverso dall’attuale. Uomini o mantidi? che racconta una tragica storia di provincia, narrata con particolare perizia di causa e con uno stile romanzesco che coinvolge ed affascina. Un libro che, comunque, nasce dall’esigenza:
laica di esaminare la realtà sena pregiudizi, atteggiamento sempre applicato sia come magistrato che come scrittore.
Un caso descritto anche: “con un po’ di nostalgia, come quando riceverà un’anonima cartolina savonese alla fine della vicenda processuale, contenente poche ma significative parole: “Con immutata disistima! Agosto 1987”. Certo, non si può convincere tutti, ma basta essere a posto con la propria coscienza”.
Verità insindacabile, monito educativo a tutti.
Uomini o mantidi? Cronache da un caso giudiziario che fece epoca: l'inchiesta e il processo in una città di provincia sconvolta da un delitto atroce
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tutti gli amanti del giallo giudiziario, ma non solo, ottimo anche per gli appassionati di cronaca giudiziaria e giornalistica.
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