La vedova col bambino
- Autore: Daniel Maggetti
- Genere: Romanzi e saggi storici
- Categoria: Narrativa Straniera
- Anno di pubblicazione: 2017
Fine 1800. Don Tommaso, giovane sacerdote di mondo piemontese, fin troppo allegro, ha commesso un passo falso e dal Piemonte viene esiliato a fare il parroco nelle Centovalli dei territori lombardi svizzeri. È stato designato a rimpiazzare il parroco anziano improvvisamente deceduto in un paesello sito tra Domodossola e Locarno, a poca distanza oltre il confine italiano segnato dal torrente Lavezza; solo pochi chilometri da Re, ma lungo un sentiero impervio e angusto. Unica comodità che gli è concessa per il suo rango e funzione è di poter beneficiare di una perpetua.
Era inopportuno che un servo di Cristo vivesse da solo, si facesse da mangiare o, peggio, si occupasse del bucato, cosa del tutto in concepibile: in una canonica è indispensabile avere un aiuto, in omaggio all’unzione divina e per rispetto nei confronti del gregge, da cui occorre distinguersi.
Per tal funzione, viene individuata Anna Maria, una vedova del posto (la “vedova nera”), “un po’ attempata ma molto pulita e ancora in forma” e senza parenti diretti, a parte un bambino, suo nipote, che ha tenuto con sé dopo averne cacciato la madre, sua nuora indegna.
Forse non era l’ideale, ma in mancanza di cavalli, trottano gli asini.
Questa donna ha una storia che si confonde con quella degli altri abitanti del paesello e delle valli ticinesi e don Tommaso ne scoprirà i segreti ripercorrendo, tra i registri parrocchiali, le confessioni e i racconti raccolti, una storia di passioni, miserie, violenze e vendette intergenerazionali di gente semplice e ignorante, che lotta per sopravvivere alle passioni e alla miseria delle sue terre aspre e anguste.
Lo scrittore Daniel Maggetti, originario di quella zona, da tempo si è trasferito oltre il Gottardo e occupa una cattedra di letteratura a Losanna. Ha scritto La vedova col bambino (Armando Dadò Editore, 2017), romanzo di spunto storico in francese, inserendovi espressioni in lingua latina, ma, soprattutto, innumerevoli vocaboli e denominazioni nel dialetto regionale dei protagonisti; un effetto che ahimé si perde molto nella traduzione in italiano (di M. Balmelli). Rende comunque bene l’idea della regionalità di questo piccolo mondo montanaro (vallerano), in un racconto che possiede un valore metaforico al di là degli aspetti storici a cui l’autore ha attinto con la figura della protagonista, le cui vicende, sue e del marito brigante, sono in parte oggetto di una leggenda locale.
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Un libro perfetto per...
chi ama le storie di montagna di Mauro Corona e per i linguisti dialettologi, oltre che chi vive in quelle terre o vi è legato per sangue, per affinità o anche solo per simpatia.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: La vedova col bambino
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