Velluto grigio di Silvana Roselli

In “Velluto Grigio” Silvana Roselli ci racconta la storia di Madeila Calvino: una dodicenne come tante altre, timida e riservata, che improvvisamente si ritrova in una situazione insolita: ha perso la memoria.

Che è successo tutt’a un tratto? Perché niente e nessuno riesce ad aiutarla ad uscire da questa situazione anomala? Madeila vorrebbe ricomporre i pezzi di quel puzzle dove una figura netta non riesce proprio a delinearsi, vorrebbe ricostruire gli avvenimenti che hanno causato la sua amnesia ma non ci riesce proprio, anzi, c’è di più: quando cerca di esplorare le stanze della sua mente e di ripescare qualche file nascosto nell’archivio disordinato della sua memoria, prova solo enormi sofferenze.

È allora che Madeila decide di guardare avanti, in realtà, poi, non può fare altro che quello. Inizia così una seconda vita per lei, una vita in cui tutto è novità, persino i rapporti con i famigliari. Quel suo passato dichiarato morto però sembra rispuntare nei momenti più impensati, c’è una forza nascosta che gli chiede di fare i conti con ciò che non è stato davvero chiuso, con un rebus che ancora deve essere risolto. Madeila lo capisce quando si sveglia col respiro affannoso, dagli incubi pieni di angoscia che tormentano sovente le sue notti, se ne accorge quando si rende conto che c’è una melodia senza titolo, ammaliante e inquietante, che vuole uscire dalle sue mani e saltare sul pianoforte. Mentre questa seconda vita scorre e trascorre la bambina introversa si trasforma in una donna di successo, grazie alla scoperta del suo geniale talento musicale.
Madeila porta la sua musica in giro per il mondo, sapendo che a casa troverà sempre ad aspettarla complicate relazioni sentimentali e famigliari. Un evento improvviso sconvolgerà il suo ritrovato equilibrio e una curiosa casualità la riporterà dove tutto è cominciato. In fondo niente avviene veramente per caso!

Silvana Roselli nata a Torino nel 1964, risiede ormai da molto tempo a Sanremo dove si è sposata ed è diventata madre di due figlie. Alla professione bancaria affianca molte attività che rendono il suo tempo libero pieno di interessi e passioni e la allontanano dal mondo dei numeri: oltre alla scultura, che pratica da molto tempo, ultimamente si è avvicinata con interesse e dedizione crescenti alla scrittura. Ha esordito nel 2011 con “I primi quattro per gioco”, di cui “Non più Margherita” è l’ultima versione; nel 2017 ha pubblicato “Raccontami l’amore”, “Velluto grigio” e “Maissando”, un manuale creativo sulla pasta di mais.