Vento dell’ovest
- Autore: Samantha Harvey
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Neri Pozza
- Anno di pubblicazione: 2020
Vento dell’ovest (Neri Pozza 2020, titolo originale The Western Wind, traduzione di Massimo Ortelio) è il nuovo romanzo storico dell’autrice inglese Samantha Harvey, che vive a Bath, nel Regno Unito, e insegna scrittura creativa alla Bath University.
“Un annegato nel fiume, giù a West Fields. Sono sceso per vedere di togliere quel tronco che bloccava la corrente. E il corpo ci batteva come uno straccio, padre”.
Somerset, 14 febbraio 1491, Martedì Grasso. John Reve, il parroco di Oakham, villaggio diviso in due da un fiume senza ponti, era stato appena svegliato da Herry Carter, che gli aveva comunicato la terribile notizia. Il parroco, presa l’ampolla del vino consacrato e dell’olio santo, una in una mano e l’altra nell’altra mano, entrambe necessarie per dare l’estrema unzione al morto, si era precipitato insieme al giovane Carter, “basso di statura ma gagliardo e di buone gambe”, verso West Field, distante meno di un miglio.
Il vento che soffiava forte da oriente faceva scorgere in modo più limpido quel chiarore che preannunciava l’alba. Giunti in quel tratto di fiume dove le povere spoglie si erano arenate come un vecchio straccio, così come aveva testimoniato il giovane Herry Carter, non c’era più traccia del corpo. Ma Carter, certo di quello che aveva visto, era sceso più a valle con l’acqua che gli arrivava alle ginocchia. Il ragazzo fissava stupefatto un ammasso di giunchi mossi dal vento, il parroco aveva visto che Carter stringeva fra le mani un pezzo di stoffa o forse un indumento di un verde brillante. Era una camicia che aveva dato un nome all’annegato, sia Reve sia Carter sapevano a chi apparteneva. Era chiaro, anche nella flebile luce dell’alba, che poteva essere di un uomo soltanto. Gli uomini del villaggio portavano camicie beige, marroni o grigie, e di lana scadente. Nessuno se non il benestante Thomas Newman ne possedeva una di buon lino, verde come i campi in primavera. La sparizione del corpo era un mistero nel mistero, considerato che all’alba dello scorso sabato un uomo era stato visto rotolare nel fiume da Robert Tunley, che era abbastanza convinto fosse Newman. Da quel giorno Newman, infatti, era sparito e d’altronde al villaggio non mancava all’appello nessun altro. Poco probabile che l’annegato fosse un forestiero, sicuramente era un membro della comunità, “perché Dio sa che non passa nessuno da queste parti. Per il semplice motivo che il fiume ci taglia fuori dal resto del mondo”.
Un coinvolgente thriller storico ambientato nell’Inghilterra del XV secolo; un villaggio sventurato, sferzato dal vento dell’ovest; una parrocchia guidata da un sant’uomo come John Reve, che raccoglie nel confessionale i tanti segreti dei “rispettabili” abitanti del villaggio e che, volente o nolente, è costretto a nascondere peccati inconfessabili.
Un’atmosfera cupa e carica di tensione, capace di tenere il lettore con il fiato sospeso fino all’ultima riga del testo, anche grazie alla scrittura elegante di Samantha Harvey.
“Quando siamo usciti, il vento soffiava forte, come capita spesso a fine inverno, un ultimo, maligno colpo di coda”.
Vento dell'ovest
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