Verso Samarcanda
- Autore: Bernard Ollivier
- Genere: Letteratura di viaggio
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Feltrinelli
- Anno di pubblicazione: 2010
“Viaggiare significa incontrare un essere altamente improbabile, nel momento più inatteso, significa essere folgorato dalla semplice armonia di un angolo di campagna, senza averlo minimamente previsto, o ancora, sorprendersi a fare o pensare ciò che, fino a quel momento, era impensabile si facesse o si pensasse”.
Al giorno d’oggi, chi per un motivo chi per l’altro, sceglie di percorrere il terapeutico Cammino di Santiago di Compostela. Bernard Ollivier, giornalista in pensione di “Le Matin”, ha deciso invece tutt’altra strada: l’antica Via della Seta. Partito da Istanbul nel 1999, si è proposto di arrivare, in tre tappe, fino a Xi’an in Cina. Con Feltrinelli sono stati pubblicati i suoi tre romanzi dedicati a questo esotico ed insolito viaggio compiuto esclusivamente a piedi: “La Lunga Marcia” (2° edizione 2009), “Verso Samarcanda. La Lunga Marcia II” (2° edizione 2010) e “Il vento delle steppe. La Lunga Marcia III” (1° edizione 2005). Al suo ritorno i suoi affascinanti racconti sono stati tradotti in dieci lingue e nel maggio del 2000 Ollivier ha fondato una ONG che propone il cammino come attività propedeutica alla riabilitazione dal disagio socio-educativo dei giovani.
“Verso Samarcanda” è dunque il racconto della sua seconda tappa. Dopo aver superato l’altopiano del Kurdistan, l’autore scende verso le soffocanti pianure dell’Iran, passando per Tabriz e Teheran, attraversando quella che in passato era l’antica e meravigliosa Persia. Parte di quella meraviglia Ollivier la ritrova lungo il suo cammino, incastonata nei paesaggi infuocati interrotti da oasi verdeggianti e filigranata nello sguardo delle persone che incontra e che, spinti da quell’antica sete di cultura per la quale quel popolo era noto,
“sanno godere del piacere di frequentare uno straniero di passaggio”
nonostante eccellano nell’arte di derubare il prossimo e di circuire gli ingenui. La fatica dovuta indubbiamente anche all’età del protagonista (all’epoca sessantenne), unita al clima torrido e secco rendono talvolta la narrazione ridondante, ossia piena di continui riferimenti alla sete avvertita durante la marcia e all’impellente ricerca di un punto di ristoro. Tuttavia, l’intensità del racconto sta proprio nella sua veridicità e un esempio risulta essere il passaggio molto suggestivo attraverso il deserto del Karakum, con le sue dune farinose e la sua porta dell’inferno. Infine, l’arrivo a Samarcanda (ultima tappa di questo suo secondo cammino) che appaga ampiamente la stanchezza accumulata durante tutti i suoi passi. La città, che l’autore scopre anche grazie ad una guida locale, lo affascina ma ciò che lo colpisce enormemente è il suo bazar:
“non ho avuto occhi, naso, orecchie a sufficienza per cogliere colori, effluvi e cicaleccio”.
L’autore è ben consapevole che il suo viaggio non finisce qui perché:
“camminare mi ubriaca. L’ebbrezza delle grandi distanze, se non ci mettessi un freno, mi porterebbe a camminare e ancora camminare”.
Alla prossima tappa, dunque, e “chapeau” Monsieur Ollivier!
Verso Samarcanda. La lunga marcia II
Amazon.it: 36,99 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Verso Samarcanda
Lascia il tuo commento