Viaggio verso la serenità della vita
- Autore: Sigismondo Esposito
- Anno di pubblicazione: 2010
Viaggio verso la serenità della vita (edizione LER, pp. 176, € 13,00), un’opera profonda, mai banale, è strutturata come romanzo in forma saggistica, immune da artifizi retorici e da preziosismi lessicali, dove prevale il gusto della narrazione e dell’osservazione (modo tipico dello scrivere di Milan Kundera di cui l’autore è appassionato lettore). Il libro parla il linguaggio trasparente e cordiale dei valori puri della convivenza umana, con estemporaneità e schiettezza; è un soffio di autenticità,talora più sottile e discreto, talaltro più scoperto e fervoroso,sempre, senza enfasi e commenti. L’autore, nelle varie sezioni in cui esso si articola traccia, con prosa nitida e colorita, iridescenti riflessi di esperienze personali con aneddoti sapidi quanto significativi; fa parlare prevalentemente i fatti. E’ un’opera che scende tra la gente comune e, subito si eleva verso pensieri sublimi. E’ un viaggio nella crisi esistenziale dell’uomo di oggi; in essa sono esaminati gli effetti, gli eventi, le cause che concorrono a creare tali crisi. L’autore analizza come occorre procedere durante la vita per andare verso il proprio orizzonte, non alterando, però, ciò che sono i canoni fondamentali per una buona gestione della propria esistenza. Egli parla della situazione interiore e dei condizionamenti esterni per cui l’uomo ha difficoltà ad uscire da questa crisi. La crisi esistenziale, deriva dai tempi che velocemente cambiano a livello socio-politico, umano, culturale, nonché a livello dei rapporti personali; l’uomo non riesce ad adeguare la propria vita ai nuovi tempi e si trova fuori dai canoni della vita stessa.
L’autore ritiene che la crisi sia superabile tramite l’autoregolamentarsi dell’uomo. L’uomo deve arrivare ad acquisire la serenità della propria esistenza conducendo una vita con metodo(i) e riferimento(i), al fine di essere meno condizionato dalla modernità;deve essere lui il progettista della propria esistenza con la consapevolezza che si vive non più nel determinismo ma nel probabilismo.Questo equilibrio si può trovare in un solo modo, riconquistando la pace interiore e rapportarsi con gli altri uomini con compassione - intesa come condivisione dei sentimenti - . A tal punto si può dire che il cammino dell’uomo è una continua ricerca.Ogni capitolo potrebbe costituire un racconto indipendente dagli altri. Cambiano i luoghi, cambiano gli anni, cambiano i personaggi. O meglio, si alternano. Si affiancano esperienze di uomini appartenenti a generazioni ed epoche differenti ma legati da un unico intento e un’unica morale. E’ una tecnica che ha il pregio di tener viva la curiosità del lettore e donare ricchezza all’opera. Per dare un giudizio critico all’opera, nel contempo farne capire l’essenza, il significato in essa espresso, per arrivare al cuore del pensiero d’autore è lui stesso che ci aiuta con la poesia che fa da premessa al libro e che recita:
Il corpo è il filo di rame/maschera che appare./Il divino è corrente che opera./Creare è effetto che vale,/per la corrente,pel’uomo./Maschera di paura non di delirio,/modifica l’effetto,non l’elimina/Accogli i fili,accogli i corpi/sono loro la possibilità di ricambio.
ll libro è originale, intelligente, interessante. E’ originale perché in un unico trattato sono affrontate diverse discipline diversi temi: storia, letteratura,
filosofia, scienza, religione e note autobiografiche. E’ intelligente perché sono citate parecchie teorie filosofiche, espressioni di pensieri deputate ai grandi pensatori del passato, ma, che l’autore ha avuto la capacità di calarle, in modo molto semplice e comprensibile, nelle cose quotidiane. E’ interessante perché esso riesce a far riflettere e a toccare il cuore e la mente di chi lo legge, fa discutere e meditare; già la copertina è particolare. Il simbolismo della copertina, l’uomo di spalle che guarda lontano, verso il futuro, in un cielo grigio significa che il cammino esistenziale non è sempre agevole. Tutto fa capire che l’autore opera con un metodo. La cartesiana preoccupazione del metodo si incarna, così, nell’esigenza di definire i modi del comportamento dell’uomo. Da tutto il libro emana il senso di uno strenuo impegno dialettico inteso non solo a costruire e definire modi di vita ma anche a demistificare e svalutare vieti luoghi comuni, comportamenti eticamente negativi, e difettivi sillogismi. Sigismondo Esposito evidenzia, così, aspetti e finalità del libro a lui cari e che gli preme mettere a fuoco più di quanto non abbia fatto finora la critica.
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