Vince l’amore di Monica Ware

In Vince l’amore (Fratelli Fabbri, 1971, serie argento) Monica Ware ci parla della vita e delle sue difficoltà, dimostrandoci che alla fine l’amore vince su tutto.

Come sempre.
Joe, Mary e i loro figli.
Una famiglia felice, la tipica famiglia da quadretto.
Perfetta, insomma.
Poi ecco che arriva il colpo di scena, quella botta tra capo e collo che nessuno si aspetta. E che non si calcola mai.
Joe perde il lavoro e, quindi, la loro stabilità economica.
Tutto cambia in un istante.
Il quadretto prefetto inizia a scricchiolare, a sgretolarsi perfino.
Si sa, il fiocco di neve diviene ben presto valanga e Joe e Mary dovranno affrontare una brutta avventura, prima di tornare a sorridere.
Sempre se torneranno a sorridere.
Ce la faranno? Probabile, se non si faranno abbattere dalle difficoltà.
Perché, come si sa, vince sempre l’amore…

Monica Ware ci parla della vita.
Lo so, detta così sembra banale ma vi assicuro che le sue parole non lo saranno affatto. Anzi.
Una vita che può essere semplice da vivere, se si hanno buone basi.
Basta però un evento nefasto ed ecco che tutto crolla.
E dopo sarà difficile sistemare la situazione e incanalare di nuovo la nostra esistenza verso quella direzione tanto agognata.
E quando le cose sembrano andare per il meglio ecco che ci rilassiamo, abbassiamo la guardia per quell’unico istante che rovinerà tutto e dovremo rimetterci in gioco, in discussione, per vincere.

Una storia dolce e amara, pagine dedicate a chi crede sempre e comunque nella vita, nella speranza di un giorno migliore.
Pagine popolate da personaggi magnificamente caratterizzati che ci apriranno il loro cuore e le loro giornate. E noi saremo lì, davanti a loro, e li ascolteremo mentre ci parlano di qualcosa che, forse, è capitato anche a noi. O a delle persone care.
Un libro piccolo per le sue dimensioni ma non per questo banale, parole dedicate a chiunque voglia leggere qualcosa di bello e sincero.
Senza presunzione, senza mettersi in cattedra.
Una storia che non ha un vero e proprio target e forse è questa, la sua forza più grande: è universale.
Qualità da non sottovalutare affatto, soprattutto al giorno d’oggi.