Vite apocrife di San Francesco D’Assisi
- Autore: Massimiliano Felli
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Fazi
- Anno di pubblicazione: 2020
Vite apocrife di San Francesco D’Assisi (Fazi, 2020) è il nuovo libro di Massimiliano Felli. Così definito dall’autore:
“Benché basato su fonti storiche, il presente romanzo è da considerarsi un’opera di invenzione narrativa. Come talvolta sono le fonti storiche stesse”.
Siamo nel 1266, esattamente quarant’anni dopo la morte del fondatore dell’Ordine che da lui ha preso il nome. Durante il Capitolo di Parigi si decide di distruggere tutte le biografie riguardanti la vita del Santo e di usare unicamente quella di Frate Bonaventura. La storia di Francesco verrà tramandata solo attraverso la Legenda maior e non più attraverso altri scritti. Fra Deodato è un amanuense che accompagna proprio Bonaventura da Bagnoregio, ma, al momento in cui viene proposto di distruggere tutti gli altri documenti e nonostante di nascosto ascolti la tesi esaustiva e convincente espressa da Bonaventura durante il Capitolo, il giovane Deodato rimane interdetto:
“La Legenda, che negli intenti avrebbe dovuto costituire una summa dei documenti sulla vita del Santo, di fatto si basava solo su una parte di essi e in alcuni punti addirittura li tradiva, li contraddiceva. Una voce dentro di me , una voce che talvolta arrivai a considerare diabolica, insisteva nel dirmi – In ognuno di questi racconti, perfino nel più fantasioso, può esserci una scintilla di verità, e se tu oggi non hai occhi per discernerla dal falso, verrà un giorno chi, con maggior acume, saprà farlo. Il tuo ministro generale si arroga il diritto di scegliere l’una o l’altra versione dei fatti e tramandare nei secoli, irrefutabilmente, un’opinione particolare e maturata tanto in fretta, ma pensaci! Non è forse un uomo Bonaventura? Dunque nemmeno lui è immune dall’errore”.
Fra Deodato non se la sente di continuare a fare quello che fanno da sempre gli amanuensi, cioè semplicemente copiare parole che contengono un (solo) sapere prezioso che non deve assolutamente andar perduto. Così, poco dopo, non distrugge tutti i documenti: nasconde e cela alcuni fra gli scritti riguardanti Francesco.
Fra Deodato inizia poi un lungo viaggio per incontrare frate Leone, l’ultimo sopravvissuto fra i primi seguaci di Francesco. Giunge fino ai boschi dell’Umbria, ritrova il frate e, con lui, ascolta tanti fra gli stralci non conosciuti della vita del Santo nonché di Chiara, che con Francesco ha condiviso le scelte di Fede e quelle di vita.
Questo è un romanzo ricco di memorie, di ricordi che, grazie a fra Deodato, ma in realtà soprattutto grazie a Massimiliano Felli, che dà loro voce, danno un’immagine insolita del poverello d’Assisi. Nella sua descrizione convergono tratti umani e tratti ascetici, ma gli uni non vanno a contraddire gli altri.
Il romanzo si rivela storicamente interessante ed è incredibilmente ricco di notizie precise, di citazioni storiche e letterarie.
Massimiliano Felli ha saputo costruire un’opera sicuramente molto umana, ma anche frutto di precise e lunghe ricerche, sicuramente nate da una passione che ha avuto il culmine con il dottorato in Antichità Classiche e che con il tempo è stata coltivata fino alla scrittura delle Vite apocrife di San Francesco d’Assisi.
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