L’anima nascosta del Giappone
- Autore: Marcella Croce
- Genere: Religioni
- Categoria: Saggistica
- Anno di pubblicazione: 2009
Dopo l’Iran di “Oltre il Chador” Marcella Croce ci mostra “L’anima nascosta del Giappone”, come recita il titolo di questo volume dedicato a un altro, affascinante Paese orientale.
Siamo nel Giappone dei Samurai ma anche delle cerimonie e delle numerose feste tradizionali che coinvolgono un popolo fortemente legato alle sue tradizioni e ai suoi riti. Per quasi duecento anni il Paese del Sol Levante è riuscito a mantenere un perfetto isolamento che ha consentito di tramandare antiche ritualità e di tramandarle integre, prive di ogni forma di inquinamento e contaminazione.
La narrazione degli eventi vissuti è articolata seguendo il ritmo delle stagioni: le esperienze esistenziali si intrecciano, così, con i ritmi della natura che raccontano il quotidiano di un’esperienza lavorativa divenuta anche esperienza esistenziale.
È Kyoto il luogo da cui si muove il racconto, l’antica capitale che conserva, più della nuova, le atmosfere del mondo orientale, lontane anni luce da quelle delle grandi metropoli occidentali.
Marcella Croce ci descrive così gli antichi usi, i costumi e i riti come quello del Capodanno o quello, particolare, della contemplazione dei fiori di ciliegio, ma anche altri riti buddisti e scintoisti.
Lo Scintoismo è la religione autoctona del Giappone mentre il Buddismo venne importato dalla Cina intorno all’VIII secolo d.C.; piccoli santuari scintoisti sono presenti ovunque, anche nei luoghi di lavoro dove ci si riunisce per pregare. Anche i giocatori, prima della partita, usano pregare: manifestazioni esteriori di una religiosità che in Occidente trova poco riscontro. I luoghi di culto dei buddisti si differenziano da quelli degli scintoisti e sono denominati Templi. È però singolare che in Giappone nessuno chieda all’altro a che religione appartiene perché, invero, non si sa come rispondere. Per le stesse persone, infatti, cerimonie come la presentazione del bambino e il matrimonio avvengono prevalentemente nel santuario scintoista mentre il funerale è di rito buddista.
Siamo nell’ambito di una cultura molto maschilista, divisa rigidamente per sessi. Nelle feste dei bambini maschi predomina, infatti, l’aspetto guerresco, con la presenza di oggetti tipici del mondo dei samurai come le armature, essendo quello lo scopo al quale un giovane uomo deve aspirare nella vita; altra simbologia è legata al fiore dell’Iris che dovrebbe ricordare la spada dei samurai ed il loro coraggio.
Stampe, bambole, lacche, carta, vestiti fatti a mano, pittura zen e paraventi hanno assunto un aspetto codificato in un preciso periodo storico, denominato Edo. È questo l’antico nome di Tokyo che divenne capitale dopo Kyoto. Durante questo periodo vi fu una chiusura totale del Giappone verso tutto il resto del mondo, una chiusura che è iniziata a partire dal Seicento, per più di duecento anni, fino al 1868.
Quello di Marcella Croce, studiosa dotata, nella ricerca, di profonda concretezza unita ad un’ampia sensibilità, non è un semplice reportage di viaggio ma un percorso all’interno di un Paese. Si offre così al lettore la possibilità di entrare nel sentire e nel vissuto di un popolo che, pur possedendo oggi un’avanzata tecnologia, è estremamente orgoglioso delle proprie tradizioni ed è anche smisuratamente gentile ed ospitale.
L’anima nascosta del Giappone
Link affiliato
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: L’anima nascosta del Giappone
Lascia il tuo commento