Il bazar dei brutti sogni
- Autore: Stephen King
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2016
Ne Il bazar dei brutti sogni di Stephen King (Sperling & Kupfer, 2016) ritroviamo venti racconti meravigliosi, dove si intrecciano le passioni della vita, le delusioni, i sogni, gli orrori. Venti storie che spaziano nell’anima dell’uomo, con potenza espressiva e una tenuta letteraria che fa sembrare i romanzi italiani dei temi in classe molto noiosi.
Un King rinnovato, dopo alcuni romanzi non proprio irresistibili, che presenta i suoi racconti in poche pagine, con la giusta ironia, dedicando ogni storia a uno scrittore, a un amico, a una persona cara.
King invecchia, ma solo alcune storie sono volontariamente crepuscolari. La maggior parte di esse mostrano il pugnetto, come a dire "Sono irresistibile".
Come "Miglio 81" dove c’è un’enorme macchina che si mangia gli umani, perché sono sempre dei brutti sogni.
Poi c’è Premium Harmony, un breve racconto dedicato a Raymond Carver e dunque i personaggi sono dimessi, alcolizzati, infelici (alla maniera di King, comunque).
Aleggia la paura, ma ancor più la solitudine e la paura di morire. Si vede che lo scrittore sta invecchiando, nella realtà, allegramente, ma in alcuni racconti l’uomo è una meteora che ripercorre la sua vita, fatta di sbagli, di sbandate, di divorzi.
In un racconto che parla di baseball, che per chi scrive è stato un gioco ad incastri non sapendo esattamente niente su questo sport, King parla di se stesso in prima persona. I figli gli dicono che sta facendo metanarrativa, entrando nelle storie di personaggi inventati.
King rimbrotta i figli dicendo che non sa cosa significhi metanarrativa, ma vuole celebrare il suo lontano passato, quando malato del gioco del baseball scriveva pezzi sportivi su un quotidiano locale.
Il posto più citato è il Maine, la località dove King è andato ad abitare e alcune storie si sono raffreddate e noi sentiamo freddo con i personaggi, ma anche caldissimo quando l’ambientazione cambia (c’è un povero cane morto di caldo, in una storia, perché il padrone si era dimenticato fosse in macchina senza aria condizionata).
Nel racconto "Morale" abbiamo un pastore totalmente dedito al Male, che paga un uomo affinché faccia una cosa di una cattiveria straziante.
E poi i motel, i posti dove mangiare, i bar, le case disabitate, le case affollate da troppi bambini, perché la madre non ha trovato la serenità in tre o più matrimoni.
Non vorrete staccarvi da queste pagine, ben tradotte da Giovanni Arduino e altri.
King è commovente nella sua grandezza e, per la nostra gioia, dovrebbe vivere per sempre.
Il bazar dei brutti sogni
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