Il grande mosaico della cucina italiana

“Il Grande mosaico della cucina italiana”, a cura di Francesco Soletti (Touring Club Italiano, 2009) è un vero e proprio racconto della cultura italiana che affronta, attraverso cinque autori specializzati in differenti discipline, il composito mosaico della tradizione culinaria del nostro Paese e le sue trasformazioni, le seduzioni dei media e una nuova consapevolezza che fa riscoprire, grazie alla riscoperta di radici antiche, il valore del paesaggio agricolo.
Le trasformazioni descritte riguardano anche i gusti e i comportamenti degli italiani che nel dopoguerra hanno mutato abitudini nell’acquisto del cibo, grazie alla possibilità di conservarlo meglio nel frigorifero, e, poi, hanno scoperto il turismo gastronomico, attraversando anche la suggestione dei fast-food e, ancor più recentemente, alla valorizzazione del cibo di strada.

Il libro ha poi una sezione molto interessante in cui sono proposte ben duecento ricette regionali di cui si offre non solo la versione più autentica ma anche le caratterizzazioni storico-geografiche delle singole proposte culinarie. Nella sezione Il racconto della cultura gastronomica - Gli italiani e il cibo Massimo Montanari spiega il perché del titolo del libro:

“Ciò che fa la bellezza di un mosaico non sono le singole tessere colorate, ma l’insieme che deriva della loro combinazione. Per questo l’immagine del mosaico si attaglia perfettamente alla cultura gastronomica italiana, al modo in cui si è costruita nel tempo e al modo in cui tuttora si configura”.

Ilvo Diamanti nel suo capitolo L’uomo che mangia analizza il diffondersi, nell’epoca attuale, della cultura del cibo, sia attraverso una maggiore consapevolezza di quello che si acquista e di come si cucina, sia grazie a una conoscenza degli effetti del cibo sul nostro corpo, sia, ancora, sia considerando il “cibo [come] segno di distinzione sociale” ovvero il fatto che alcuni gruppi sociali scelgano sempre più spesso i locali dove mangiare e dove acquistare cibo, seguendo le segnalazioni di guide specializzate.
Franco Iseppi nel capitolo Il non luogo delle seduzioni culinarie le modalità con cui il mezzo televisivo comunica l’arte culinaria,.
Interpretare la tradizione è invece il capitolo trattato da Paolo Teverini che, tra innovazioni tecnologiche e sperimentazioni, consiglia:

“Andiamo dunque avanti tenendoci ben stretti alla nostra tradizione gastronomica, senza dimenticare niente, per scoprire e migliorare quello che già sappiamo fare”.

Franca Pasticci firma il capitolo Alimentazione e salute mentre Francesco Soletti quello su Il ritratto del made in Italy a tavola.

“Il Grande mosaico della cucina italiana” si compone, inoltre, come da tradizione del Touring Club Italiano, di splendide fotografie che mostrano il paesaggio agrario di varie parti del territorio italiano. Le foto sono dello studio Blueberry (di Francesco Bellesia e Nicoletta Innocenti) e della food stylist Francesca Bagnaschi.
Il progetto grafico e l’impaginazione della Paglierini Associati. Il libro è stato realizzato dal Touring Club in collaborazione con la Fondazione Italiana Buon Ricordo e il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.