Il mondo finisce al caffè Torrefazione
- Autore: Paolo Autino
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2016
“Il mondo finisce al caffè Torrefazione” è il romanzo di esordio di Paolo Autino, pubblicato per i tipi di Cinquemarzo e vincitore della XIX edizione del premio letterario L’incontro.
Una sera del 1977, a Vercelli, nella piccola provincia piemontese. In questa sera si incrociano e si compiono tragicamente, in una ridda di eventi imprevedibili, paradossali, drammatici, i destini di personaggi molto diversi tra di loro: i fratelli Totò e Rosario Nocera, due sbandati, due teppisti, che da sempre si odiano e contrastano a vicenda; Gianni e Alberto, adolescenti frustrati e inetti, perseguitati da Totò Nocera per un presunto sgarbo; Flavio e Nicandro, due disabili, mentalmente ritardati, oggetto degli scherni e delle prepotenze dei due ragazzi; il poliziotto Antonio, ubriacone ma generoso, ed Ettore, detto il Fantino, religiosissimo e smemorato, i quali cercano entrambi di salvare Gianni e Alberto dalle grinfie di Nocera. Un’umanità cinica, non di rado violenta, divertente e nel contempo tragica, profondamente infelice. Su tutti i personaggi giganteggia Totò Nocera, impavido e contraddittorio, cattivo con tutti, arrabbiato con se stesso e con la vita.
In quella sera del ’77 Totò, per la prima volta, ucciderà un uomo, e questo evento tragico lo costringerà a prendere finalmente coscienza di sé e della propria vita, fino a maturare una decisione estrema. In lui non ci sarà spazio per il pentimento, ma per la consapevolezza di ciò che è diventato.
Il mondo finisce a Vercelli, al Caffè Torrefazione: è quello che Gianni e Alberto hanno fatto credere a Flavio, per spaventarlo. Eppure non è solo una fantasia, e i due ragazzi lo capiranno alla fine del romanzo. È la concreta verità dell’esistenza, nel senso che la vita pone a ognuno di noi dei limiti invalicabili. Uno, innanzi tutto: noi stessi. Per Totò Nocera il limite è la sua anima violenta, per Gianni e Alberto la propria debolezza e vigliaccheria, per Flavio la demenza. Insomma, il mondo finisce sempre, in ogni istante, al Caffè Torrefazione come in ogni altro luogo, ogniqualvolta sperimentiamo l‘impossibilità di essere diversi da quel che siamo.
E proprio all’ombra del Caffè Torrefazione si conclude la storia: qui i protagonisti – Totò Nocera, l’odiatissimo fratello Rosario, i ragazzi Gianni e Alberto, e Flavio, il demente – si ritroveranno, tutti quanti, chiudendo definitivamente i conti tra di loro.
La vicenda narrata in “Il mondo finisce al caffè Torrefazione” è tragica, nel senso profondo del termine. Va rimarcato, tuttavia, che il racconto è condotto con leggerezza, alternando brani drammatici ad altri in cui prevale l’ironia o addirittura la comicità aperta.
Il mondo finisce al caffè Torrefazione
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