Non pensare all’elefante di George Lakoff

Sottotitolo: Come riprendersi il discorso politico. Le tecniche per battere la destra e reinventare la sinistra, a partire dalle parole che usiamo ogni giorno

Ho deciso di comprare Non pensare all’elefante di George Lakoff (Chiarelettere, 2019, Traduttore: D. Brindisi) dopo aver ascoltato in un talk Gianrico Carofiglio consigliarne la lettura, in particolare a chi di ‘sinistra’ rimane impigliato nel parlato di una destra quasi sempre padrona di un lessico che finisce per condizionarci nelle scelte politiche.
È stato interessante scoprire come espressioni di uso comune rimandino a un ‘frame’ o cornice mentale che fa riferimento a un nostro modo di leggere il mondo. Ho trovato interessante scoprire come la politica del ‘padre severo’ sia di per sé, con le sue modalità che fanno riferimento alle famiglie tradizionali, capace di impregnare tutta un’ideologia di destra e conservatrice che si adatta anche a uno schema mentale presente in chi si professa di sinistra.
Aver sperimentato da piccoli un padre che ha adottato nei nostri confronti sistemi educativi severi finisce per condizionare la nostra visione del mondo e, se pure ci siamo adattati da adulti a una politica democratica che fa riferimento all’ideologia del ‘padre premuroso’, finiamo per assorbire politiche che rimangono sensibili ad un linguaggio conservatore, rendendole più efficaci.
Sono tantissimi gli esempi che l’autore riprende dalla vita quotidiana, dai discorsi dei politici, mostrando come un linguaggio populista, intollerante e intriso di retorica possa diventare vincente.

“La vera sfida è nelle parole. Una politica diversa, dalle tasse al riscaldamento globale, dalla salute all’istruzione, può nascere solo attraverso parole diverse e da un modo di esprimersi più diretto, non reattivo ma propositivo. Perché Non pensare all’elefante! significa questo: non usare le stesse parole dei tuoi avversari, o finirai con l’evocare le stesse idee, rinforzandole”.

Ho letto con interesse il libro di Lakoff e anch’io lo consiglio. Riflettere sull’uso delle metafore e sui relativi schemi mentali che si attivano, risveglia in noi tutti quei sentimenti e considerazioni che ci rendono cittadini capaci di partecipare alla vita politica del nostro paese in modo consapevole.