Una deliziosa pasticceria a Parigi
- Autore: Laura Madeleine
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Piemme
- Anno di pubblicazione: 2016
“Una deliziosa pasticceria a Parigi” (Piemme, 2016, titolo originale The Confectioner’s Tale, traduzione di Laura Prandino) è il romantico romanzo d’esordio di Laura Madeleine, che ha studiato Letteratura inglese a Cambridge.
1988 Cambridge.
“Sono trascorsi quasi due anni dalla sua morte. Certe volte mi sembra che il suo spirito aleggi ovunque”.
Lo storiografo di talento J. G. Stevenson, era scomparso da poco e la sua amata nipote Petra, dottoranda in storia all’Università di Cambridge, ne sentiva molto la mancanza. La sua casa, considerata dalla ragazza un rifugio sicuro in seguito al divorzio dei suoi genitori, era stata venduta pochi mesi prima. Petra, il giorno del trasloco, seguiva i movimenti con tristezza “si impadronivano dei miei ricordi” nello studio del nonno era riuscita a prendere appunti, diari e documenti di una vita, cinquant’anni di corrispondenza. Nella stanza era ancora visibile un foglio lasciato a metà nella macchina per scrivere e ricoperto di polvere. Prima della sua scomparsa il nonno con la nipote, che era a metà di un master, aveva intenzione di scrivere insieme un libro “una storia sociale della Belle Epoque”. Ora per Petra, la quale non aveva intenzione di restare nel mondo accademico, tutto era piombato nell’incertezza compresa la sua tesi di ricerca. La ragazza aveva trovato nascosta in fondo a un baule, una fotografia di Stevenson quando era giovane “una figura sottile come uno stecco” dal naso lungo e dritto. Sul retro c’era una data, Parigi, 1910 e la parola “Clermont” vergata dalla mano dello storico. La foto, naturale e non in posa, ritraeva insieme al nonno un ragazzo e una ragazza e stava piegata dentro una busta contrassegnata da una parola “Perdonami” sempre scritta dal nonno.
“Anche con me il nonno serbava dei segreti”.
La nipote, impensierita e incuriosita, aveva deciso di ricostruire che cosa ci fosse dietro questo mistero.
Parigi inizio aprile 1910. Guilleme Du Frère, operaio proveniente da Bordeaux, capelli scuri e viso spigoloso, e Jeanne Clermont, bellissimi occhi azzurri, figlia del proprietario della pasticceria più famosa ed elegante della capitale francese, si trovavano nel colorato e vivace mercato di Les Halles. “Aleggiava una foschia lieve” e nonostante l’ora tarda il mercato fremeva di vita. Guilleme voleva mostrare a Jeanne la vera Parigi. I due ragazzi erano felici di stare insieme e di poter dividere pane, ostriche e una succosa arancia. Il cibo era sembrato loro particolarmente buono come se l’essenza del mondo fosse stata catturata e infusa in quell’unico pasto, in quel preciso angolo della città. Purtroppo il domani stava per arrivare e con esso la verità che nessuno dei due voleva ammettere. Una Parigi inizio secolo scorso, divisa tra la classe lavoratrice e quella borghese, fa da sfondo all’amore impossibile tra Guilleme e Jeanne, e sarebbe stato compito di Petra scoprire il legame tra il nonno e i due ragazzi innamorati per riscattarne la memoria. La volitiva e testarda ragazza avrebbe dovuto compiere un viaggio nel passato in cui, ancora la Ville Lumière, sarebbe stata galeotta. Un grande amore supera ogni barriera sfidando le ottuse e perbeniste regole imposte dalla società dell’epoca. La narrazione, divisa in due distinti piani temporali, avvince e incuriosisce il lettore grazie a una prosa fluida e accattivante.
“Questo momento è per noi due soli e nessun altro. Qui il domani non esiste”.
Una deliziosa pasticceria a Parigi
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