Il patrimonio pittorico di Squillace: percorsi di conservazione
- Autore: Non disponibile
- Genere: Arte, Teatro e Spettacolo
- Categoria: Saggistica
- Casa editrice: Rubbettino
“Il patrimonio pittorico di Squillace: percorsi di conservazione” è un piccolo volume che fa parte della collana dei "Quaderni" della Fondazione Rubbettino, istituita dalla Casa Editrice omonima e dall’Amministrazione Provinciale di Cosenza. Risponde agli obiettivi della Fondazione e della collana "Quaderni" non disperdere il lavoro espositivo delle opere pittoriche della Chiesa di Squillace.
In questo territorio si respira spiritualità: sono le terre di Cassiodoro che, ritiratosi dall’attività politica al servizio di Teodorico, qui fonda i suoi prestigiosi monasteri. Le opere pittoriche contenute dalle chiese di Squillace sono prevalentemente del Sette-Ottocento. La mancanza di opere pittoriche più antiche è da attribuire al fatto che, oltre alle spoliazioni avvenute in epoche medioevali per le continue incursioni piratesche, numerosi e rovinosi sono stati i terremoti del Seicento e, soprattutto, quello del 1783, che ha distrutto molto del patrimonio edilizio del territorio e con esso quello mobile.
Siamo, infatti, nelle terre di Cassiodoro e il lascito di questo grande uomo di pensiero e di chiesa rappresenta la ricerca della bellezza attraverso l’arte. Le opere riportate sono quelle facenti parte di una mostra realizzata nel 2000 per far conoscere, tutte assieme in un unico sito, le tele che all’epoca furono restaurate, provenienti dalle chiese di Squillace e dal palazzo vescovile. Non ci sono autori importanti a cui attribuirle ma il volume offre, comunque, una testimonianza del valore di queste opere, come ben scrive nella Monsignor Antonio Cantisani nelle presentazione:
“Fare il percorso di questa mostra - anche se breve - è percorrere la via della bellezza; la bellezza del colore che nei suoi chiaroscuri incanta l’osservatore; la bellezza delle immagini che, nel volti segnati dalla mestizia o dalla dolcezza, rendono significativo il mistero che rappresentano; la bellezza dell’insieme: è davvero un sussulto dell’animo sapere che nel territorio ci sono tante opere d’arte”.
Il volume è curato dalla dottoressa Francesca La Porta che nell’introduzione spiega quali sono i materiali usati prevalentemente nelle opere esposte: per il supporto, tele di lino, canapa e raramente di cotone o juta, fabbricate con piccoli telai e, pertanto, cucite tra loro dal retro, sul tessuto c’è, poi, lo strato di gesso e colla; il disegno è quasi sempre a carboncino, per lo strato pittorico si tratta prevalentemente di tecnica ad olio con pigmenti provenienti da vegetali o minerali, più raramente animali. Sono analizzate, quindi, le fonti del degrado e spiegate le tecniche del restauro adoperate. Per le opere l’analisi è ancora più dettagliata e, opera per opera, si illustrano i dati di riferimento, lo stato di conservazione e le operazioni di restauro.
Il patrimonio pittorico di Squillace: percorsi di conservazione
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