Buonvino tra amore e morte
- Autore: Walter Veltroni
- Genere: Gialli, Noir, Thriller
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2023
Siamo al quarto romanzo di Walter Veltroni ambientato nel Commissariato di Villa Borghese. Per gli appassionati della serie, oltre 150.000 mila copie vendute, dice la fascetta che accompagna il nuovo titolo, Buonvino tra amore e morte, i personaggi sono già noti e divenuti familiari.
Protagonisti sono Giovanni Buonvino, per un errore professionale è stato trasferito in un commissariato con scarso potere, ma che riesce invece a risolvere casi apparentemente impossibili, e la sua squadra: un narcolettico, un ipovedente, una bella agente, Veronica, di cui Buonvino si è perdutamente innamorato.
Pochi anni prima il compagno di Veronica, Roberto, un collega bravissimo, impegnato in una difficile indagine, era morto coinvolto in uno strano incidente: un camion lo aveva investito nottetempo e la sua auto si era incendiata. Ora però Veronica ha accettato l’amore caldo di Giovanni e i due si preparano al matrimonio.
Lei, in abito bianco, raggiante, partecipa in un’atmosfera gioiosa al ricevimento di nozze al Caffè delle Arti, circondata dagli amici più cari. Giovanni fa appena in tempo a capire che quelli che sta ascoltando sono spari, per vedere immediatamente l’abito
di Veronica sporco di sangue e la giovane donna esangue al suolo.
Chi ha attentato alla vita di sua moglie, la donna che lo è appena diventata?
Comincia così la nuova avventura del commissario Buonvino, devastato dal dolore, mentre all’ospedale, dove passa tutte le sue notti, Veronica giace immobile, in un coma profondo da cui sembra difficile possa risvegliarsi.
Nel frattempo arrivano altre notizie al commissariato: un cadavere è stato rinvenuto davanti alla Casina di Raffaello a Piazza di Siena. Sembra che l’anziano sia stato fucilato, e sul suo cadavere è stato posto un disco a 78 giri, la Voce del Padrone, canta Enrico Caruso.
Qui la fantasia di Veltroni galoppa, si giunge agli anni Quaranta, in piena guerra: Roma sotto la dominazione nazista, la rappresaglia delle Fosse Ardeatine, il ruolo dei fascisti italiani in quella tragedia, la ricerca negli archivi di quanto la storia ha volutamente dimenticato o più propriamente rimosso, l’incontro con un professore che sembra conoscere ogni dettaglio.
Come nei precedenti, anche in questo romanzo l’autore mescola con sapienza diversi registri, passa dal tono intimo con cui descrive il grande amore del suo commissario, con pagine importanti della storia cittadina, le più drammatiche; la passione per la musica, il cinema, la letteratura fa capolino in ogni pagina del libro.
L’ultima pagina contiene tutte le citazioni, che spaziano da Manzoni a D’Annunzio, da Italo Calvino a Ian McEwan, da Keith Jarrett a Lucio Dalla.
Insomma, sembra che Walter Veltroni si diverta a scrivere queste storie leggere, facili, che comunque si prestano a diversi piani di lettura: l’intreccio e la suspense del libro giallo, le citazioni accattivanti, ma anche la storia della capitale di cui l’autore è sempre stato un attento osservatore: la storia del Fascismo è sempre presente nei suoi libri, ed in questo ha una parte preponderante, in un tempo e un clima in cui conoscere e studiare il Fascismo mi sembra diventato un dovere da parte di giovani che non sanno e anziani che hanno dimenticato:
Areddu tolse da una sedia mezza sfondata un cumulo di libri sul fascismo del Professor Emilio Gentile…….Olivieri, che stava cominciando ad appassionarsi a quella storia e al suo periodo di riferimento, esaminò un paio di copertine e appuntò il nome degli autori delle opere: Renzo De Felice, Claudio Pavone, Luigi Salvatorelli, Ruggero Zangrandi, Angelo Tasca…
Amore e morte dunque, ma anche un viaggio nella Roma attuale, in una società nella quale piccola e grande delinquenza continuano a padroneggiare, e solo la costanza e il senso del dovere di pochi ci assicurano sicurezza e giustizia.
E i libri servono anche a farci sognare che possa essere così.
Buonvino tra amore e morte
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