102 chili sull’anima
- Autore: Francesca Sanzo
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Giraldi Editore
- Anno di pubblicazione: 2015
102 chili sull’anima di Francesca Sanzo , appena uscito per Giraldi Editore, ha avuto subito successo. È andato a ruba la sera della presentazione in una nota libreria di Bologna. 102 chili sull’anima è la storia di Francesca, quarant’anni, bolognese, consulente per aziende e nota blogger, una bella donna, sorridente, che ha lottato per un anno contro la sua obesità. Un’obesità diventata ingombrante come il brusio delle voci alle sue spalle quando era per strada o accompagnava la figlia a scuola, un sottofondo dal quale sapeva di non avere scampo. Non è un manuale con ricette dietetiche (non era nell’intenzione della nostra autrice), è bensì un libro scritto con lacrime e sudore. Il sudore per le salite, in tuta, che non riusciva a sostenere perché le gambe non la reggevano, l’asma e il fiato corto che sembravano stringerle la gola e poi il pianto con le lacrime che le bruciavano il volto e l’anima. Francesca narra, in forma di diario e con una scrittura intima e privata simile ad una presa di coscienza del sé, quanto ha dovuto affrontare per la sua rinascita psicologica. Un viaggio non privo di ostacoli, di sofferenza interiore e fisica, del quale l’autrice vuole farci partecipi.
“Ho cambiato pelle, ho cercato di guardare alle cose con occhi nuovi, smontando i meccanismi usuali, il filtro con cui osservavo il mondo e che mi vedeva sempre perdente, sporca, fallimentare.“
Una storia vera ed emozionante, che colpisce il cuore delle lettrici e dei lettori. Francesca ha avuto il coraggio di scrivere delle sue delusioni, delle sue fragilità, del complesso rapporto con il padre, ha confessato i suoi limiti e svelato le sue rivincite. La sua obesità aveva radici profonde nel suo animo e nel suo passato. Com’è vero! Senza accorgerci del peso che hanno le parole e i gesti, e degli effetti che procurano, siamo il più delle volte vittime di un dolore che ci prostra e ci lacera, al quale controbilanciamo ciò che più può renderci felici: il cibo. Mangiare è un piacere. Il cibo allontana le proprie infelicità e il ricordo di chi ci ha ferito o deluso profondamente. Si riversa, senza amare se stessi, la propria amarezza nella dolcezza che la vita offre.
“Per me ingrassare è stato una via di fuga … Il viaggio verso il quintale lo avevo intrapreso molto prima di raggiungerlo: è stato un lento lasciarsi andare, un lento smettere di pensare alle conseguenze del mio rapporto con ciò che mangiavo e con il mio stile di vita.“
Mangiare era la sua scialuppa di salvataggio fino a quando un giorno ha avuto la perfetta visione di com’era, del perché fosse arrivata a tanto e non si è più piaciuta.
“Per la prima volta sapevo, che ognuno di noi si porta dentro grumi di sofferenza ma che non possono essere una giustificazione per farsi del male.”
Quel giorno si è resa conto che doveva cambiare strategia con la sua anima nera, quella presenza costante all’interno di se stessa, una vocina che la invogliava a comprare una torta e a mangiarla tutta, e che la giustificava illimitatamente.
Stavo affogando nelle cose che non riuscivo ad affrontare.
.Francesca non aveva ancora compreso quanto di concreto, di positivo aveva fatto nella sua vita e quanto ne dovesse essere orgogliosa. Si era inventata un lavoro, aveva superato periodi neri, aveva saputo dire addio al padre senza che fosse morto, aveva affrontato la depressione post parto, l’ansia e gli attacchi di panico; aveva chiuso relazioni che la facevano star male e trovato nuovi amici
anche quando di anni ne avevo abbastanza per chiudermi nel mio mondo rassicurante.
Eppure il suo corpo continuava ad aumentare e ne era prigioniera, fino a quando ha detto no.
102 chili sull’anima è il percorso di una metamorfosi, lungo un intero anno vissuto dalla nostra autrice, affrontando le sue paure con coraggio e determinazione e che l’hanno resa fiera di sé e sorprendentemente bella. La storia di quaranta chili buttati via e della sua muta, la parola che ha voluto sostituire a quella più frequente di dieta, perché per cambiare bisogna mutare approccio al mondo e accettare se stessi.
Una dieta è un momento, una muta è radicale.
Dobbiamo saperci perdonare, scrive Francesca, fare pace con la propria anima nera, far pace con i propri fantasmi, perdonarci per essere fuggiti e aver rinunciato a lottare per se stessi. Il perdono è uno dei primi passi decisivi per operare il cambiamento, e mai dimenticare che dimagrire vuol dire spogliarsi, togliersi un vestito dopo l’altro, per arrivare all’ultimo, quello che ci mostrerà in tutto il nostro splendore.
102 chili sull'anima. La storia di una donna e della sua muta per uscire dall'obesità
Amazon.it: 14,00 €
© Riproduzione riservata SoloLibri.net
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: 102 chili sull’anima
Lascia il tuo commento