Absence. La memoria che resta di Chiara Panzuti

Con Absence. La memoria che resta, terzo e ultimo volume della trilogia Absence, iniziata con Il gioco dei quattro e proseguita con L’altro volto del cielo, la scrittrice Chiara Panzuti ci catapulta nuovamente a spasso per il mondo con Faith e la sua squadra Gamma.

La protagonista si trova in una situazione difficile perché, per una serie di eventi e scelte, ha perso credibilità con il resto del gruppo. Che cosa dovrebbe fare adesso? Lasciare la squadra e aggregarsi a una squadra avversaria o continuare sulla stessa strada percependo ogni giorno che non è più la benvenuta?
L’obbiettivo è sempre uno solo: trovare l’antidoto per l’invisibilità. Chi ha le risposte? e come completare il puzzle se mancano ancora i pezzi fondamentali? Faith decide così di avvicinarsi nuovamente alla squadra Alfa, venendo a conoscenza di profondi segreti.

Panzuti con dolcezza e maestria riesce a portarci all’interno dello scontro finale. Con descrizioni dettagliate e la costruzione di personaggi forti fa sì che il lettore resti incollato fino all’ultima pagina, volendone ancora di più una volta arrivato alla fine. L’autrice ci ha fatto innamorare di tutti i personaggi. Chi nella vita non ha mai provato a sfidare se stesso cercando di cambiare le regole del suo carattere convinto così di farlo anche con quelle del mondo?
Leggete Absence, tutti e tre i libri, e capirete che oltre alla storia in sé per sé l’autrice ha voluto trovare una chiave di lettura riflessiva e importante.
Per quanto mi riguarda, Absence. La memoria che resta è il libro della trilogia che ho amato di più.