Addio
- Autore: Cees Nooteboom
- Categoria: Poesia
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2020
Ho sempre sentito parlare di Cees Nooteboom, splendido ottantenne olandese, come romanziere e viaggiatore, poco come poeta, ma questo libro, Addio. Poesie al tempo del virus (Iperborea, 2020, trad. F. Ferrari) è splendido.
Sono trentatré poesie in cui l’autore racconta dell’uomo nel giardino d’inverno, che comincia la sua vita umana chiedendosi cosa vuole dalla vita. Solo oro e argento? Ma no, c’è qualcosa di più, un’esistenza che conduce al nulla che però non può finire in modo nichilista.
L’uomo di Nooteboom non ha paura della morte ma la teme, la aspetta come ultimo destino, e le immagini di uccello senza bocca, di cavalli sdentati e di esseri umani sbagliati perché la vita è fatta di delusioni e illusioni che non lasciano scampo.
Interessante la struttura metrica dell’opera, con tre strofe di quattro versi più uno finale solitario che chiude il cerchio.
Notevole la forma interrogativa che però non ottiene risposta perché il poeta vorrebbe rispondere alle domande del mondo, ma non ci riesce perché non sono soddisfacenti e questo addio ci fa vedere la fine del sogno, ma la fine può durare per sempre perché il nemico è invisibile e non si sa quando ci colpirà. Non ci sono bombe né urla di disperazione perché gli edifici sono intatti ma vuoti, la gente non c’è più.
È questa la fine della fine del mondo? Morire senza accorgersene, così di soppiatto? Potrebbe persino essere offensivo se uno ci pensa.
Addio. Poesie al tempo del virus raccoglie belle poesie edite dalla benemerita Iperborea.
Addio. Poesia al tempo del virus
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Spiriti raffinati e disperati.
Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Addio
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