

Rituali
- Autore: Cees Nooteboom
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Iperborea
- Anno di pubblicazione: 2024
Non è recente questo libro di Cees Nooteboom, ma in Italia col titolo Rituali (Iperborea, 2024, traduzione e postfazione di Silvio Ferrari ) è arrivato da poco, anche se c’è ora nel catalogo della casa editrice un’ottima scelta delle opere dell’olandese.
Questo è il suo libro più filosofico, dove i personaggi si chiedono continuamente perché sono stati messi al mondo e come rendere piacevoli gli anni prima di essere incartapecoriti e anziani, dove l’unica soluzione è prendere farmaci contro il dolore. Ma l’incipit ha incuriosito talmente tanto gli europei e i lettori degli altri paesi dove è uscito che lo recitiamo al lettore sperando lo trovi di suo gusto:
Il giorno che Inni Wintrop cercò di suicidarsi, le azioni della Philips erano a 149,60 [...] Zita se ne era andata con un italiano e Inni aveva tentato di uccidersi.
Proseguendo con la lettura, scopriamo che Zita lo amava molto, ma è difficile restare con un uomo che non ama sé stesso. E Inni Wintrop si detestava fisicamente e psicologicamente per le scelte lavorative accettate, quali compilare un nuovo oroscopo ogni giorno per un giornale quotidiano; come aspetto era calvo, più vecchio della sua età, e Zita lo trovava giorno dopo giorno terribilmente noioso. La verità è che fra loro, in tempi non troppo lontani, c’era stata una straordinaria intesa sessuale, mentre ora il marito trovava di suo gusto stare sul pavimento ore e ore. A tutto c’è un limite e il signor Wintrop lo aveva superato.
Il protagonista fece conoscenza con un uomo più solo di lui, Arnald Taads, mentre nel frattempo si era nell’anno 1963, anno che tutti ricordano perché il presidente americano Kennedy era stato ucciso a Dallas il 22 novembre. Ma i due olandesi erano impegnati a capire perché il mondo era così brutto e violento e forse Dio non esisteva; discutevano di Sartre e il signor Wintrop fingeva di conoscerlo bene e di sapere che cosa si intendeva per esistenzialismo. Il signore Taads disse che solo in montagna, col freddo e la neve, potevano avvicinarsi a Dio.
Cees Nooteboom, che è nato nel 1933 e ora ha quasi novantadue anni, non ricalca le scene di altri pessimisti. Su tutti, Emil Cioran, di origini romene ma vissuto fino alla fine in Francia, a Parigi. Lo scrittore olandese, invece, resta saldo alle trame, agli avvenimenti e ai personaggi e non si ritiene un filosofo, soprattutto. Se ha avuto un successo insperato in molti paesi lo deve proprio a Rituali, pubblicato nel 1980. Il suo estremo pessimismo sembra più una posa che una decisione ponderata e costante. Perché la sua particolare ironia non intristisce il lettore, e se i personaggi come Inni Wintrop sono uomini "senza qualità", la mancanza di ogni speranza spesso è una narrazione di un autore che scrive benissimo e con ironia e in altri libri dimostra il suo talento, ma senza inerpicarsi in teorie personali di tipo filosofico.

Rituali
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