Al mare di Dörte Hansen

Fazi nella sua Collana “Le strade” edita Al mare (2024, titolo originale Zur See, traduzione di Teresa Ciuffoletti) terzo romanzo di Dörte Hansen, un successo da 450mila copie accolto in patria con grande entusiasmo da pubblico e critica.
La scrittrice, nata nel 1964 in un paese vicino a Husum, nella Frisia settentrionale. ha frequentato l’Università di Amburgo, studiato diverse lingue, tra cui il gaelico, il finlandese e il basco, e conseguito un dottorato in Linguistica. In seguito, ha lavorato come autrice per la radio e la stampa.

In una piccola isola del Mare del Nord, da qualche parte nello Jutland, nella Frisia o nella Zelanda, gli abitanti discendono da uomini ancora in grado di affrontare il grande gelo: marinai del Nord, imbarcati su baleniere che solcavano l’Artide. E qualcosa di quei mozzi, ramponieri, timonieri e capitani che ogni anno, dalla primavera all’autunno, navigavano il Mar Glaciale Artico, con i panni mai asciutti e i corpi mai al caldo, li ha segnati e condizionati, si è insinuato dentro di loro. La famiglia Sander vive qui da trecento anni, la casa conserva ricordi, cimeli e memorie di tanti uomini di mare.
Non ci sono segreti su un’isola. Non ci si può nascondere dietro una recinzione di ossa se per secoli vicini e parenti sono stati i testimoni della vita familiare di ognuno. Lo vedono tutti quando il figlio maggiore di Hanne Sander rincasa barcollando dalle sue crociere nelle osterie del porto. Lo sentono cantare, ridere, imprecare e vomitare nella siepe di rosa rugosa. E lo sanno tutti che Ryckmer Sander, figlio di Jens e nipote di Henrik, pronipote di Ove e via dicendo, a forza di bere è retrocesso, lentamente ma con costanza, dalla plancia di una petroliera a un barcone che fa la spola sul Mare del Nord. Da capitano di lungo corso a marinaio di coperta. Su tutte le isole ci sono donne che non si lasciano impressionare da nulla, perché vivono in allerta perenne. Hanne Sander da tanti anni è sempre preparata alle maree, alle peggiori tempeste e agli uomini che tornano a casa ubriachi o sobri.
Su un’isola c’è sempre uno che conosce le saghe, i miti vecchi e nuovi, tutte le storie vere, semi vere o inventate sul mare, sulla gente, le loro navi, la paura.
Su quest’isola è Ryckmer Sander che conosce le saghe. Sa distinguere le tempeste come altri riconoscono i versi degli uccelli. Sa quando vogliono soltanto giocare, scatenarsi un po’ o fare la voce grossa.

E quando bisogna prenderle sul personale.

Al mare con la sua atmosfera tempestosa e struggente, fa venire voglia di acquistare al volo un biglietto per una crociera nel Mare del Nord, dopo essersi muniti di indumenti caldi e avvolgenti.
Ma anche questa parte del nostro tanto bistrattato Pianeta non sfugge all’insidia del cambiamento climatico, proprio mentre la famiglia Sander sta andando alla deriva.

La situazione a suo avviso non promette bene. C’è da aspettarsi dell’altro.