Artemisia Sanchez
- Autore: Santo Gioffrè
- Categoria: Narrativa Italiana
- Editore: Mondadori (collana Oscar varia)
“Nella primavera del 1785 a Seminara, in Calabria, un sacerdote di nobili origini viene ferito in un agguato. Un fatto registrato dalle cronache dell’epoca che Santo Gioffrè ha ritrovato mentre si documentava su un terremoto che aveva sconvolto quel territorio, portando alla luce una tragedia di amore e potere negli anni difficili in cui la Calabria tentava di uscire dal passato feudale sotto la spinta delle idee illuministe”.
Così la quarta di copertina di "Artemisia Sanchez", un romanzo che ci sembra essere un appassionato sigillo d’amore posto dall’autore sul cuore della sua terra, un invito ai calabresi a ritrovare l’orgoglio delle proprie radici e la volontà di impegnarsi per la ripresa complessiva di questa terra che ha avuto la triste sorte di avere la natura e gli uomini contro, ma i cui figli devono ritornare ad essere saggi come lo furono i greci da cui discendono. Dalle pagine intrise di poesia mediterranea, poesia lacerante scritta col sangue degli umili, emerge la figura eroica di don Angelo Falvetti, che così racconta di sé: "Incominciai a predicare a favore della nuova manifattura dell’olio introdotta dal marchese Domenico Grimaldi. La cosa sollevò parecchio scalpore a Seminara, anche perché era la prima volta che, da parte di un membro del clero, si levava una voce in difesa di colui che passava per essere uno strumento del diavolo". Lo scontro era avvenuto tra i fautori del trappeto a sangue (sostegno e base del latifondo feudale) e quelli del trappeto alla genovese (a vantaggio dei piccoli proprietari), tra due modi di coltivare gli ulivi e produrre olio, due agricolture, due sistemi sociali, con Don Angelo e la marchesa Artemisia schierati, contro pressocchè tutti, dalla parte dei poveri. La bellissima marchesa era arrivata, nella vita del sacerdote, misteriosamente raccolta in preghiera nella Chiesa della Madonna Nera dilli Poveri, altra maestosa protagonista del romanzo.
Il libro scorre veloce tra i palazzi dei nobili e le casupole dei contadini, i bambini uccisi dalla malaria e le faide spietate per il controllo economico e sociale delle terre. E, su tutto, la storia d’amore tra il sacerdote ed Artemisia, che si snoda su quel finire del settecento tristemente caratterizzato da innumerevoli calamità naturali che sconvolsero la Calabria: già dal 1600, gelate, alluvioni e terremoti, tra cui quello ricordato nel romanzo, terribile, del 5 febbraio 1783, con 30.000 morti; un annientamento così tragicamente descritto da Gioffrè: "Un vecchio, seduto su una pietra, con i piedi scalzi e le mani poggiate sulle ginocchia, la barba bianca ed i vestiti laceri, piangeva mestamente ma con grande dignità. Davanti a lui pietre e calcinacci di quella che doveva essere stata la sua casa. Una donna anziana, forse la moglie, anch’essa scalza, s’allontanava su un sentiero, forse alla ricerca di cibo, forse senza una meta… urlando parole incomprensibili. Tutto era stato cancellato, e insieme ai familiari, agli amici, alle case, agli oggetti più cari, agli animali, molti avevano perduto anche la ragione".
Tra le calamità naturali e le ingiustizie degli uomini, quanto, da allora ad oggi, è cambiato?: "Davanti ai portici degli otto conventi e monasteri e delle trentatré chiese di Seminara, le donne con i loro piccoli in braccio si accalcavano per prendere il cibo che veniva loro dato per carità". Perché la Chiesa è sempre madre pietosa e, nell’operare eroico di Don Angelo agisce come , per ricordare le parole di un altro grande figlio di Calabria, Corrado Alvaro, "una madre che taglia il pane con misericordia, come se in quel momento avesse pietà di tutto il mondo senza pane".
Artemisia Sanchez
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bellissimo romanza sia per trama che per ambientazione complimenti all’autore Santo Giuffre’ ,consiglio a tutti di leggerlo