Bibbi esci dall’acqua
- Autore: Barbara De Rossi
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Rizzoli
- Anno di pubblicazione: 2015
In libreria da oggi, 7 maggio, per Rizzoli Bibbi esci dall’acqua , l’autobiografia dell’attrice e conduttrice televisiva Barbara De Rossi.
“La verità è che io non volevo fare l’attrice. Volevo fare la veterinaria perché amo gli animali e perché amo tutto quello che rappresenta la cura. Mi piace curare le piante, curare la casa e ovviamente anche le persone”.
Barbara si trovava sul treno che da Roma, dove risiede, la portava a Torino per registrare il programma televisivo “Amore criminale”, del quale è conduttrice. Tra una telefonata alla figlia diciottenne Martina “con la quale condivido ogni attimo della mia vita”, e una con la redazione della trasmissione, Barbara immaginava che sul vetro in cui si vedeva riflessa “quella Barbara specchiata lì sia quella di un tempo passato, che ora le ricorda com’era da giovane, com’era da bambina, che cosa si aspettava dalla vita”. A Firenze era salita una giovane donna dai “capelli scombinati” che indossava “uno sciarpone di diversi colori”. Appena la donna si era accomodata nel suo scompartimento e si erano scambiate le prime parole, Barbara aveva avvertito una sensazione di familiarità, le era sembrato che i loro occhi si fossero già incontrati. Sarebbe stato questo il primo di altri incontri in cui le due donne si sarebbero raccontate le loro vite, “stavolta posso parlare di me”, senza microfono e telecamera.
“Spero di poter raccontare una storia vera”.
Per Barbara questa è l’occasione per volgere lo sguardo indietro fino all’infanzia quando la sua amatissima mamma Sofia “la pelle bianchissima e liscia e gli occhi grigi, alta e sottile dal passo elegante” le cantava una canzone per farla addormentare. Sofia era una donna aperta con la quale Barbara poteva parlare di tutto e le aveva insegnato a vedere sempre il lato positivo di ogni cosa. Barbara avrebbe sempre custodito nel suo cuore il ricordo del profumo Cabochard e l’odore di Cera di Cupra usati dalla madre, scomparsa a poco più di cinquant’anni in seguito a un male incurabile.
“Sei la persona forte della famiglia. Sarai il punto di riferimento per tutti gli altri”.
Per Barbara De Rossi la sua professione ha sempre occupato un ruolo importante sin da quel lontano 1975, anno nel quale l’attrice aveva vinto “la preselezione per Miss Teenager 1975”. Alberto Lattuada l’aveva definita “una bellezza naturale e malinconica”, la De Rossi aveva debuttato nel cinema proprio con questo regista che l’aveva diretta nel 1978 nel film “Così come sei” accanto a Marcello Mastroianni.
“Mi restò impressa la sua estrema gentilezza e la sua umiltà”.
Sempre con Lattuada, Barbara aveva girato La cicala (1980), con Virna Lisi, che lei ha definito “una grande professionista”. Gli occhi espressivi e magnetici della De Rossi resero efficace l’interpretazione del personaggio della tossicodipendente Titti nella Piovra televisiva di Damiano Damiani, “insieme a Franco Rossi e a Lattuada uno dei miei maestri”.
Barbara alla sua nuova amica narrava con onestà e lucidità gli uomini della sua vita: il primo marito Andrea “una splendida persona alla quale ora voglio bene” e il secondo marito Branko con il quale ha condiviso quindici anni di vita e dal quale ha avuto Martina “tosta e simpatica, con quei tratti mezzi serbi ereditati dal padre”. La ragazza per la sua bellezza elegante somiglia alla nonna Sofia.
“Io e mia figlia siamo cresciute insieme”.
La brava e affascinante attrice con sincerità narra la sua vita, i suoi amori e i momenti difficili senza dimenticare la carriera composta da “settanta tra film e fiction”. Una vita vissuta con slancio e partecipazione.
“Non so vivere senza passione da vera leonessa”.
Leggendo le pagine dell’autobiografia di Barbara De Rossi emerge la figlia, la madre, la donna. Una donna moderna, come ce ne sono tante, con la sua fragilità e coraggio. L’autrice romana conduce da tre anni in prima serata su Rai Tre Amore criminale.
“Le donne che subiscono violenza si sentono come un inverno muto. Il programma ripercorre storie vere sul peggio che può succedere in amore. A ogni puntata ricordo un numero: 1522. Il numero della rete antiviolenza”.
Barbara confessa nel libro che le loro storie le rimangono nell’anima.
“La violenza contro le donne è un tema che mi ha sempre interessato. Quando mi hanno proposto questa trasmissione sono stata felice di accettare. Le cose vanno raccontate con il cuore, con emozione ma sempre con la giusta misura”.
Bibbi esci dall'acqua. Una donna, tante donne, la forza di lottare per amore
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