Caos
- Autore: Edmund White
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Playground
- Anno di pubblicazione: 2009
Edmund White sa scrivere perché frequenta e conosce il mondo.
Non è un salottiero, è un uomo reale; prevalentemente americano anche se vive a Parigi.
Il suo linguaggio è verosimile, è immediato. Sa concentrarsi sull’immagine e su questa sa costruire il personaggio.
Sempre vero e puro nella sua forma, quanto amorale nel suo comportamento e nella sua attività, White scinde le due fasi e sa essere propositivo.
La sua natura è quella dell’americano che si scopre gay in un mondo in fermento.
Utilizzare la sua omosessualità come se fosse una bandiera, unicamente perché deve trovare la sua icona da portare in processione.
Se non fosse stato gay, probabilmente avrebbe trovato altre specializzazioni: il comunismo, l’antirazzismo, l’ecologismo, tutte politiche corrette.
Nulla cambia, importante è avere una drappo, uno stendardo a cui immolarsi.
White sventola la bandiera arcobaleno nel suo tentativo di acquisire libertà.
"Caos" è una raccolta di quattro racconti di Edmund White, pubblicata in Italia da Playground nel 2009. Il racconto omonimo racconta la storia di Jack, 66 anni: è uno scrittore, insegna all’università, ha un reddito elevato.
Nonostante tutto, come tutti gli altri, fatica ad arrivare a fine mese, tende ad arrampicarsi per sopravvivere. Incapace di costruire relazioni importanti, riesce ad avere un rapporto sessuale solo a pagamento, malgrado gaydar ed il fantasmagorico mondo di internet.
I personaggi di White sono tutti in questo modo. Alcuni sembrano diversi, come Seth e Giuseppe; loro sono i marchettari, loro incassano denaro; ma è indifferente, sono la faccia opposta di Jack.
Questa America è oppressa, ossessionata, in cui tutti credono di vivere in uno snuff movie.
Vivono di droga, solitari in piccoli appartamenti, hanno compagnia per una notte ma non riescono ad andare oltre, inadeguati a tenere un lavoro.
Jack ha una vecchiaia triste ed incattivita, ma lo stesso destino tocca ai giovani: anche loro sono tristi ed inoltre hanno perso l’entusiasmo ed i sogni della giovinezza.
La droga compie il resto, insieme al sesso fine a se stesso.
In questa società americana si vive solo con carta di credito senza limiti di utilizzo, si può spendere per la facilità del fido bancario, erigendo il mondo sul consumismo e sull’inutilità.
Nei personaggi di White, i sentimenti si intravedono in lontananza, ma non sono attendibili. Non servono a costruire una loro spiritualità viva ed umana.
Forse la grande crisi del 2009 potrà aiutare queste persone.
Forse tutto è cambiato. Le carte di credito sono state bloccate e gli affidamenti revocati.
Inoltre bisogno restituire i debiti ed il lavoro manca.
Da questa catastrofe si può fondare una nuova società, una nuova psicologia umana basata sulla libertà e sulla realtà.
La crisi economica è una crisi moralizzatrice, forse troppo leggera per distruggere le fondamenta di questo baccanale di incoscienza umana; speriamo almeno che il terremoto economico abbia aperto delle grandi crepe.
Caos
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