Carta bianca di Carlo Lucarelli

Trama - Aprile 1945. Il commissario De Luca ha deciso di prendersi una vacanza. Non proprio una vacanza: diciamo che ha deciso di lasciar perdere, per il momento, con quei crimini che gli tolgono il sonno e, se non stai attento, la vita; ha deciso di occuparsi di crimini minori, dove la politica c’entra poco o nulla. Quasi relax, per un tipo come lui. Ne ha bisogno, per ritemprare il corpo, ma soprattutto lo spirito. Purtroppo, quando il destino decide di giocare sporco e usare il jolly…

Un fatto comune può diventare straordinario e portarlo di nuovo in prima linea, proprio dove non voleva andare, ma il nostro non è un vigliacco e accetterà di buon grado di rimettersi in gioco, perché lui la vita l’affronta a muso duro.
Carlo Lucarelli ci porta indietro nel tempo quel tanto che basta per estraniarci dalla modernità e farci immergere in uno scenario lontano, ma anche così vicino, se scaviamo un po’ nella memoria, reale o scolastica. Carta bianca (Einaudi, 2011) è una storia in puro stile Lucarelli: pagine scritte con inchiostro denso e sincero, che scivoleranno frenetiche fra le dita.

Un libro dedicato a chi ama i misteri, le storie scritte bene o, semplicemente, lo stile di questo geniale autore. Insomma, un libro da leggere: le scuse stanno a zero.