Carta vetrata di Paola Bottero

"Cosa significa, davvero, fare il giornalista? Me lo chiedo da quando, ormai più di dieci anni fa, ho iniziato questo mestiere. E continuo a non trovare le risposte giuste. La stessa domanda se la pone costantemente Demi. Demetrio Romeo, il nostro collega che ho incontrato in giro, in cerca di notizie, quando eravamo entrambi alle prime armi."

L’ultimo romanzo della giornalista, scrittrice Paola Bottero “Carta vetrata” (Sabbia Rossa, 2013) è solo apparentemente un noir calabro. Dietro la sparizione di un giornalista che stava seguendo un caso molto delicato che riguarda forse la ‘ndrangheta, c’è la denuncia di un mondo, quello giornalistico, che rincorre ormai la notorietà, la spettacolarizzazione, l’apparire a tutti i costi a discapito della ricerca della verità e della denuncia.

Il protagonista Demetrio Romeo, un bugiardo incallito, opportunista a tal punto da fare sesso con il suo capo pur di ottenere privilegi e avanzamenti di carriera, a discapito dei colleghi, pianifica una rapida e brillante carriera in Rai sulla montatura mediatica del suo presunto rapimento per opera della mafia. Diverso è il ritratto che ne fa l’amica Agata in un lungo articolo pubblicato nei giorni del sequestro dal quotidiano, dove entrambi lavorano da alcuni anni e con esso delinea l’idea di giornalismo, ne segna i confini e ne denuncia le anomalie. La missione del giornalista è quella di: “raccontare tutto. Anche le cose più scomode. Informare. Rimestare nel torbido, cercare e cercare. Approfondire, trovare le pezze d’appoggio, raccontare”.

Quest’ultima fatica di Paola Bottero è un romanzo corale al femminile, intorno a Demi, infatti, tante donne: Grazia la caporedattrice del giornale con cui egli fa sesso per convenienza; Mara la collega che vuol sapere, che chiede, che mette tutto in dubbio; Enrica e Veronica che lo introducono in Rai, “la vecchia”, la madre, infermiera in pensione, degna del figlio; Martina, la giovane fidanzata, dal vissuto familiare difficile, ma la sola a chiedergli di “essere sincero”; e Agata l’amica leale che tenta anche di decifrare gli strani sogni, gli incubi, che egli le racconta, come quello di un tir che gli viene addosso a duecento l’ora sfondandogli ora lo stomaco, ora i denti, ora la nuca o quell’altro, dove viscide anguille dalle facce di donna lo avvolgono, lo assalgono, lo spingono in fondo al mare.

Il romanzo si muove da Catania, a Reggio Calabria e a Roma in un’escalation di ambizioni smodate che portano sempre più lontano dalla verità e dalla realtà verso una finzione assoluta e una superficialità generalizzata.
Incisivo, forte, graffiante come solo la carta vetrata può essere, il quarto romanzo di Paola Bottero ci mostra le tante, troppe miserie umane di chi nella vita, sempre e comunque, gioca sporco.

Il libro “Carta vetrata” di Paola Bottero sarà presentato insieme a “Marchiati” di Alessandro Russo a Taormina all’Hotel Excelsior all’interno del programma letterario Spazio al Sud, il 16 ottobre.