Faceboom
- Autore: Paola Bottero
- Genere: Storie vere
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2015
I libri sono di chi li legge, è verissimo; troppo spesso però chi li legge non se li merita. Potrei bignamizzare così la doppia rilettura di “Faceboom. 18 vite incatenate ai tempi dei social”, il libro di Paola Bottero che già a caldo mi aveva dato un forte colpo allo stomaco e mi aveva suscitato tante domande che0 rinnovavano ogni giorno quello stesso disagio.
Le ho odiate quasi tutte, le vite incatenate da Paola Bottero. Non la chiamerei raccolta di racconti, “Faceboom” è piuttosto un romanzo con una struttura tutta sua, è uno spaccato di quello che siamo, o diventeremo, con ogni probabilità, se continueremo a scappare dai sentimenti e a confondere apparenza e sostanza, troppo attenti a rappresentarci sui social network e sempre più asocial nella realtà. Come una calamita che attrae e respinge, “Faceboom” cadenza un ritmo preciso per implodere verso il nulla, nel diciottesimo capitolo-racconto.
Facebook, a differenza di quanto si potrebbe pensare, è solo un linguaggio, un pretesto per fotografare lo squallore di vite molto diverse ma estremamente uguali nella loro solitudine. Una solitudine che la scrittrice fotografa da ogni angolatura con una scrittura a cui ci ha già abituati: rapida, veloce, incalzante, scorrevole, cambia diciotto volte, adattandosi all’animo dei protagonisti.
Le storie inventate dalla scrittrice - ma saranno davvero inventate? o forse sono state rubate, o ispirate a vite vere? - elaborano in modo parossistico le nostre peggiori paure, i nostri vizi, le nostre miserie. Non è facile trovarsi davanti allo specchio e riconoscersi: molto più facile dirsi “non sono io”. Quella di Paola Bottero è una sferzata forte, un urlo disperato: perché - sembra chiedersi e chiederci - tutta questa attenzione a ciò che vorremmo essere e non siamo, a ciò che vorremmo gli altri vedessero in noi e non vedono?
Leggere “Faceboom” permette di guardarsi dentro, di smettere di sfuggire da noi. Anzi, di iniziare a fare i conti con noi stessi. Non leggerlo, invece, sarebbe un vero peccato.
Un libro consigliato a chi, come me, legge per legittima difesa: non sono certo la prima, spero di non essere l’ultima.
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Articolo originale pubblicato su Sololibri.net qui: Faceboom
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