Come casa mia di Caterina Lazzaro

“Come casa mia” offre un’occasione straordinaria per aiutare i bambini a fare confronti tra il proprio modo di abitare e quello di altre parti del mondo e di altri periodi storici. Il libro è realizzato con un progetto grafico accattivante dallo Studio Link, si presenta con una copertina rigida, delle dimensioni pressoché quadrate (intorno ai 20 centimetri) e con una bella carta, certificata "da fonti gestite in maniera responsabile". Le pagine si aprono con le alette che le raddoppiano.

Sfogliando il libro si trovano bellissime illustrazioni, realizzate da Silvia Mauri; aprendole nell’interno appaiono nelle ali estreme la storia e le caratteristiche delle case che sono illustrate nelle pagine più interne attraverso disegni colorati e con didascalie a fumetti che rendono più efficace la comunicazione. Questa particolare caratteristica del libro è molto accattivante, perché conduce il bambino a guardare in profondo, entro le pieghe del libro e ciò acuisce lo spirito di osservazione e di ricerca verso gli approfondimenti offerti dall’enunciato sulle pagine chiuse. La linea del tempo delle prime pagine dà preziose indicazioni sui principali avvenimenti dei diversi periodi, a partire dalla preistoria, lasciando un ampio spazio alla contemporaneità.

È un interessante viaggio nella storia dell’architettura attraverso il quale l’autrice, Caterina Lazzari, introduce i bambini a riflettere sull’evoluzione della casa d’abitazione e su come l’uomo abbia adattato le proprie costruzioni alle condizioni ambientali. Nelle prime pagine si evidenziano le differenze tra le case di montagne e le case di zone marine, come le isole greche: tra i monti

"Costruire in vallate coperte di boschi ha come logica conseguenza quella di usare molto il legno. I rascard hanno un piano inferiore in pietra e uno superiore fatto di tronchi incastrati tra loro agli angoli"

in mezzo al mare

“Qui i problemi sono altri (…). Con la pietra lavica si costruiscono muri spessissimi che proteggono dal calore e li si dipinge di bianco per proteggersi dai raggi del sole. (…) I tetti sono piatti un cubo resiste meglio alle spinte laterali e il vento ci scivola sopra più facilmente, tanto non ci sono neve e pioggia da far cadere!”

Il tema dell’abitare si allarga anche alla forma delle città e al modo di rispondere alle necessità dell’abitare nelle varie epoche storiche. Esaminate, tra l’altro, la Rotonda di Palladio, la Casa Milà di Gaudì, e le architetture delle Avanguardie del Novecento, tra cui il grattacielo residenziale più alto al mondo "432 Park Avenue" con i suoi 426 metri. Partendo dalle prime capanne si arriva alle moderne case ecologiche riflettendo su come siano costruite, sui materiali che vengono impiegati, e si invitano i bambini a prendere fogli a quadretti, a misurare gli spazi e a riportare in scala la propria o una casa ideale.