Come il cielo di Belfast di Elena Magnani

“Come il cielo di Belfast” di Elena Magnani intreccia due storie: quella di Martin, ragazzo protestante, legato da una profonda amicizia con Patrick, ragazzo cattolico, e quella di Gaia, una ragazza italiana che giunge di fretta a Belfast per convincere il suo migliore amico, Luca, a non sposare la sua fidanzata irlandese Roisin. I Devine sono una famiglia cattolica, possiedono un pub e in famiglia insieme a loro vivono anche Michael e Liam, due fratelli, i loro nipoti. Gaia e Liam s’innamorano a prima vista e vivono la loro storia d’amore consapevoli della distanza che li separa. Martin invece vede ogni giorno infrangersi sempre più la profonda amicizia che lo lega a Patrick.

Elena Magnani, scrittrice genovese, seguendo la storia d’amore tra Gaia e Liam e la storia d’amicizia tra Martin e Patrick, ci racconta dettagliatamente una Belfast dilaniata da una guerra civile tra due schieramenti religiosi che rappresentano anche due partiti opposti che vivono in quartieri differenti e ghettizzati Shankill, quartiere protestante, e Fall, quartiere cattolico. Eppure mentre c’è chi innalza muri, Martin, un ragazzo protestante, orfano di madre, che vive col padre e con il fratello maggiore, e Patrick, un ragazzo cattolico, dal cuore grande, continuano tra tante difficoltà a rimanere grandi amici, a dispetto dell’appartenenza ai due schieramenti opposti; e Gaia, ragazza borghese italiana, e Liam, ragazzo irlandese cattolico, che ha abbracciato in pieno l’ideologia degli indipendentisti con precisi scopi nella vita, appartenenti a due mondi lontani, combattono per il loro amore.

Le vite di tutti questi giovani dai colori e dai credo diversi si srotolano sulle due strade che per anni hanno visto il conflitto irlandese, The Falls e The Shankill. Due sono le strade, due i modi diversi di pensare, due le religioni, il dualismo è la caratteristica del romanzo di Elena Magnani che affida il racconto a Gaia, un io narrante giovane, che capirà presto cosa significa vivere a Belfast.
Siamo negli anni Novanta il conflitto tra i protestanti sostenitori dell’appartenenza al Regno Unito (gli unionisti) e i cattolici repubblicani – tra cui l’organizzazione terroristica dell’IRA - che invece spinge alla riunificazione con l’Irlanda del Sud (gli indipendentisti) si è riacceso con tutta la sua violenza, lanci di molotov e spari di arma da fuoco sotto il cielo di Belfast

“nessuno è innocente, nessuno è al di sopra delle parti”.

“Come il cielo di Belfast” è un romanzo intenso, che ti coinvolge emotivamente, il ritratto di una pagina sanguinosa della storia europea, sottovalutata, poco narrata. È un romanzo, come dice in un’intervista la stessa autrice:

“in cui si ride, si piange, ci si arrabbia, si ha paura, ci si innamora e soprattutto si spera in una vita migliore”.