Come in una ballata di Tom Petty di Marco Patrone

“Avete sentito come Tom Petty pronuncia Down, in I won’t back down? Deeun, dice. I won’t begh deuun. Qui, qui sta la differenza tra quelle strade, quelle chitarre, quell’attitudine e la mia, la nostra. E io con gli occhi da non dimenticare e l’amore da dare, io deeun non potrò mai pronunciarlo. “

Immaginate che una mattina, ad un certo punto della vostra vita, vi svegliate e non avete più nessun desiderio di andare in ufficio, né di vedere la donna che vi ha fatto dimenticare la solitudine. L’unico bisogno che sentite crescere dentro in voi è quello di prendere l’auto e di scappare, andar via. Marco, un uomo di successo, e la sua fuga sono il tema di questo libro, una lettura scorrevole, semplice e molto piacevole. Un romanzo on the road narrato in prima persona dove si alternano i ricordi di una vita trascorsa, e la musica che li ha accompagnati. Una storia di analisi e autocritica coraggiosa, nella quale non è difficile riconoscersi: chi di noi, intrappolati nella routine del lavoro e dei rapporti, non ha sognato, una mattina, di scappare dalla propria realtà e correre verso altri luoghi?

Come in una ballata di Tom Petty (Transeuropa, 2015) è il primo romanzo di Marco Patrone, che nella vita si occupa di finanza, cura un blog dedicato ai libri e, come il protagonista, vive a Monaco. Marco è un manager internazionale, viaggia di continuo tra Berlino, Londra, Roma, Amburgo, parla più lingue, ed è sempre gentile e sorridente. Ha chiuso una lunga relazione con una donna poco glamour e ne ha un’altra in piedi con una donna dallo styling impeccabile. Un uomo alla soglia dei cinquant’anni, affermato professionalmente, che si ritrova all’improvviso con un solo ed unico pensiero: fuggire via. Lontano dall’azienda, dai suoi meccanismi tentacolari, dai colleghi e dagli inganni della finanza. Spenti i cellulari, imboccata l’autostrada, decide di tornare lì dove tutto era iniziato, a casa, sul litorale toscano. Nella sua città, dove ebbe la prima cotta non ricambiata, dove suonava nella band negli anni del liceo, lì dove con i pochi soldi a disposizione comprare un LP al negozio di dischi significava compiere qualcosa di sacro, lì a casa dai suoi compagni di classe e dagli amici di tante scorribande: Giulio, Gabriel, Francesca, Valeria. Chissà cosa ne era stato di loro.

“Ritorni in un luogo e lo vedi più piccolo di come lo ricordavi, più polveroso. E allo stesso tempo alcune cose mantengono un loro significato … la libreria dal nome operaio, il supermercato dove lavorava tuo padre, la panchina dove ti eri steso dopo quella famosa sbronza …”

I ricordi sono tanti e tutti affollavano la sua mente: Valeria, il suo primo amore, Giulio, il suo migliore amico diventato uno scrittore di successo e Gabriel, il chitarrista della band che ha aperto un negozio di dischi. Come sarà la loro vita? E come lo avrebbero accolto dopo i tanti anni trascorsi lontano? Gli amici, i primi amori, la musica, le canzoni mai dimenticate, le letture preferite come quelle di Joyce. Marco è fuggito alla ricerca di una nuova vita, e i pensieri sembrano tormentarlo. Ad ognuno di noi, scrive l’autore, tocca fare i conti con se stessi: l’ufficio, la routine quotidiana definivano le sue funzioni, il suo status; ora è un uomo solo alla ricerca di una nuova identità che ponga in equilibrio le richieste della vita e i suoi desideri interiori.

“ … le persone che sono lontane o che incrociamo quasi per caso o di sfuggita, o che ci lasciamo sfuggire, e ancora tutte le cose che non succedono e potrebbero succedere, e tutti i ricordi e falsi ricordi, è per questo che sono struggenti e belli e necessari almeno quanto le cose che invece sentiamo di avere, di possedere, di esserci successe.“

Proprio come in una ballata di Tom Petty, l’outsider del rock americano, una leggenda della musica con i suoi capelli biondi al vento e la chitarra sulle spalle, songwriter di brani leggendari che raccontano un’America proletaria onesta e nostalgica, anche il nostro autore sembra narrare, con l’incedere della musica, la sua storia, le sue scelte e la libertà di decidere della propria vita.