Come un diamante di Gabriella Magrini

Sasha Kòlmar, una ragazza venuta dalla polvere, che ora ha tutto. Fama, soldi, rispetto. Anzi, più che rispettata, è temuta. Per arrivare in cima, per brillare sempre sugli scudi, per guardare tutti dall’alto verso il basso, non ha però lesinato sui mezzi da usare, leciti e illeciti, spesso dannosi. Per lei? No, per chi le stava attorno. Anche per chi amava…
Un diamante, si sa, è puro da vedere ma anche durissimo, soprattutto nel cuore. Sasha lo dimostra quando sbatte la porta in faccia ai soci d’affari, ai concorrenti, alle mere comparse della sua vita, senza nessun rimorso.

Ma quando perderà l’affetto del figlio, ecco allora che la brillantezza di quel diamante verrà irrimediabilmente offuscata, e lei non potrà permettersi di farlo vedere, dovrà andare avanti a testa alta o sarà la fine. O magari soltanto un nuovo inizio, quello che cercava da sempre.
Gli anni passano, la vita chiede il conto e il bilancio che uscirà dal suo cuore sarà inequivocabile. Però c’è ancora un po’ di tempo per tentare l’ultima carta.

Gabriella Magrini ci racconta una storia che sa d’amore e disperazione, determinazione e rabbia, di dolcezza che cozzerà contro una montagna di rancore che sembrerà invalicabile.
Eppure tutti noi meritiamo una seconda occasione, a volte il difficile non è vederla, ma saperla afferrare.
Il nostro più grande nemico? Noi stessi.
Eppure siamo anche un alleato sul quale poter sempre contare, se lo vogliamo.
“Come un diamante” (Sperling & Kupfer, collana Superbestseller, 2002, pp. 406, euro 7,80) è un libro da leggere a occhi chiusi, utilizzando il cuore per percepirne appieno le emozioni, apprezzandole e centellinandole come l’acqua che ci disseta, il ristoro che cercavamo da tempo.