Con lo sguardo in su di Alessia Franco

Il nuovo libro di Alessia Franco, Con lo sguardo in su , con la prefazione di Moni Ovadia, merita senza dubbio attenzione e interesse per la materia trattata e per la gradevolezza della scrittura.
Il narrato ha al centro un rapporto di amicizia della protagonista, Josetta, figlia di un’agiata famiglia di origini tedesche, con Sisidda, una fanciulla di umili origini che viene dalla periferia cittadina. L’azione si colloca in quel periodo che viene definito “Belle Époque”, ritenuta un’età mitica per Palermo, ma in realtà un’epoca non sufficientemente esplorata e conosciuta.
Gli eventi bellici che si sono susseguiti nel tempo hanno invero fatto disconoscere e dimenticare la vera realtà di questo periodo in cui Palermo era una capitale non solo economica, culturale, ma anche mondana, in cui una parte della popolazione viveva al contempo uno stato di bisogno. Dalle pagine del libro traspare un clima sociale che non presenta caratteri di uniformità e continuità negli ambienti e nelle situazioni.

Il libro di Alessia Franco è certamente una storia di vita, ma è anche una ricostruzione di ambiente molto accurata del tessuto urbano della città in quel periodo, in cui si individuano le trasformazioni e le modifiche poi intervenute nel corso del tempo.
Si passa così nella descrizione urbana, dalle zone popolari ad altre ove erano allocate le splendide ville in stile liberty degli aristocratici in cui prevale lo sfarzo e il lusso ma anche un’eleganza, uno spessore e una cultura che traspare dalla lettura delle pagine del libro con una scrittura che solo apparentemente appare per l’infanzia. Sono invero presenti contenuti educativi, ma ve ne sono altri che trascendono questo aspetto, senza per questo sminuirlo o esaltarlo.
L’autrice descrive abilmente un’umanità che abbatte barriere culturali e sociali, elemento di rilievo in un’epoca odierna in cui invece pare prevalere un’ideologia dello scontro. Qui invece l’amicizia, il confronto supera qualsiasi steccato che appare invece per molti insormontabile.

Si legge una storia piena di sentimento e di poesia, con una scrittura elegante con i toni quasi di una favola, ma niente affatto didascalica. È un libro breve, ma intenso che lascia per questo delusi in quanto si vorrebbe che continuasse la storia ben raccontata.
Una storia con livelli diversi di lettura, sia per quanto riguarda la narrazione, che per la ricchezza dei temi tra i quali l’integrazione, l’amicizia, ma anche una sorta di riscatto individuale e sociale.
Un libro di adulti scritto con voce di bambini che tratta di un rapporto tra due mondi differenti, pieno di contrasti che sono però trattati e superati con leggerezza. Due mondi che entrano in contatto che non sono formati solamente da bambini ma da individui che sono sovente più grandi degli adulti, più maturi e più pronti nell’accogliere e più attenti nell’ascoltare. Ma soprattutto più pronti a meravigliarsi stando “con lo sguardo in su” a gioire della bellezza che hanno intorno e le pagine del libro sono piene di bellezza di personaggi e di storie.