Cuore di riccio
- Autore: Massimo Vacchetta
- Genere: Amanti degli animali
- Categoria: Narrativa Italiana
- Casa editrice: Sperling & Kupfer
- Anno di pubblicazione: 2018
Ho concluso la lettura di “25 grammi di felicità” augurandomi di poter conoscere ancora molte altre avventure che avessero quali protagonisti i nostri amici ricci, tenere e dolcissime creature.
Massimo Vacchetta non mi ha fatto attendere molto perché con “Cuore di riccio”, il secondo volume del veterinario piemontese, ho potuto ancora bearmi di tante meravigliose storie.
Eh sì, sono proprio racconti straordinari e lo sono perché, nella loro semplicità, sanno farci riflettere e meditare sul senso di ogni vita e sulla nostra stessa esistenza, sono in grado di insegnarci il coraggio, di insegnarci a lottare, a credere nelle nostre azioni e nel bene che da queste possiamo ottenere, sanno renderci evidente come sia semplice essere felici godendo di quello che abbiamo e considerando le nostre diversità come potenzialità, come particolarità e come segni di unicità.
Le vicissitudini di Lisa, Musetta, Ditina e di tante altre simpatiche canaglie, alle quali certamente non potremo non affezionarci, si intrecceranno con quelle dell’autore e potremo, per il tramite della sua esperienza, comprendere quanto dedicarci a qualcosa che per noi è importante e che va oltre la nostra persona, possa aiutare gli altri ma anche la nostra anima.
Non solo, l’autore ci farà capire come nel farlo, non dovremmo, allo stesso tempo, dimenticare di prenderci cura di noi stessi, soprattutto quando le nostre azioni sono tanto significative per risollevare le sorti di chi abbiamo vicino.
Ed in questo gli animali possono essere maestri, anche se, per chi non ha avuto la fortuna di conoscere l’amore di un animale ed è l’unico amore incondizionato di cui godremo nella nostra vita, può essere difficile crederlo, è sufficiente ascoltare ed ascoltarci per capire che, invece, è proprio così.
Mi ritornano alla mente queste parole di Primo Levi:
Se potessi mi riempirei la casa di tutti gli animali possibili. Farei ogni sforzo non solo per osservarli, ma anche per entrare in comunicazione con loro. Non farei questo in vista di un traguardo scientifico (non ne ho la cultura né la preparazione), ma per simpatia, e perché sono sicuro che ne trarrei uno straordinario arricchimento spirituale e una più compiuta visione del mondo. In mancanza di meglio, leggo con godimento e stupore sempre rinnovati molti libri vecchi e nuovi che parlano di animali, e mi pare di ricavarne un nutrimento vitale, indipendentemente dal loro valore letterario o scientifico. Possono anche essere pieni di bugie, come il vecchio Plinio: non ha importanza, il loro valore sta nei suggerimenti che forniscono.
Non voglio anticipare null’altro, lascio al lettore il piacere di scoprire “Cuore di riccio”. Acquistando il volume, verrà sostenuto il centro recupero ricci “La Ninna” nato nelle Langhe: un motivo in più per correre in libreria!
Ninna. Il piccolo riccio con un grande cuore
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