Di becco in becco di Alice Keller e Veronica Truttero

Come si fa a far leggere i bambini? Come si riesce a far scegliere un libro, piuttosto che un cartone animato? Come si motiva alla pagina scritta un bambino sollecitato da migliaia di immagini in frenetico movimento? Ci sono artisti e illustratori che con l’aiuto di editori motivati riescono nella difficile impresa. “Di becco in becco” di Veronica Keller, edito da Sinnos per la collana dai sei agli otto anni, è un libro piccolo e facile, ma non per questo banale.

In una grande valle ci sono diversi pollai dai nomi fantasiosi, dove il gallo regna, e le galline, ordinatamente, vanno a letto presto, come si sa. Ma una notte, alle 20,36 precise, un gallina, la numero 133, nel sistemarsi prima di andare a letto, si accorse di aver perso una piuma… e guardandosi allo specchio si compiacque con se stessa, si trovava infatti più attraente del solito e pensò che forse doveva levarsene di più di piume, per piacere al gallo; mentre si specchiava orgogliosa la gallina Bianchina fu ascoltata dalla sua vicina, la Nerella del posto numero 134, che fu quasi scandalizzata dal vedere come la timida Bianchina si atteggiasse di fronte allo specchio.
Quella notte nessuna delle galline riuscì a dormire, perché presto di pollaio in pollaio, crebbe la voce che le piume cadute rendevano più belle le varie Piumina, Piumosa, Mezzacoda, Piumetta, Grandiuova, Lunghezampe, Beccostorto; anche il gallo si svegliò, prima del suo consueto chicchirichì, frastornato dal caos che regnava ormai nel pollaio dove le chiacchiere a proposito delle piume cadute, che ormai sembravano diventate tantissime, e della probabile morte per congelamento di alcune delle gallinelle aveva fatto il giro della Valle…

“Perché basta un attimo affinché notizie così vengano trasformate e diventino pettegolezzi”.

Attraverso i disegni di Veronica Truttero, che ci accompagna nei pollai, ci fa incontrare le galline, i galli, la civetta, il gufo, i piccioni, il pipistrello, tutti testimoni della nottata della piuma caduta divenuta in breve una valanga di chiacchiere dannose ed inutili, insieme ai bambini che leggeranno il libro possiamo inoltrarci in un mondo di animali domestici quasi sconosciuti, dove la cova, il ruolo del gallo, la sveglia mattutina, il grandissimo numero di galline che ci forniscono le uova ci raccontano, attraverso un episodio minimo, la caduta di una singola piuma, un universo di rapporti così simili a quelli degli umani. “La Gazzetta della Valle”, il giornale dei pollai, in puro stile giornalistico riassume il giallo della notte appena trascorsa nei quattro recinti che accolgono le centinaia di galline, fino alla 560, la rispettabilissima signora Beccosvelto. Linguaggio attualissimo, stile disinvolto e mai sciatto, gli undici capitoli del piccolo libro blu notte divertiranno bambini di scuola primaria e i loro insegnanti più creativi, capaci di suggerire loro la bellezza della metafora.