Le disavventure del Barone Von Trutt di Alice Keller e Veronica Truttero

La famiglia Sigismondi si presenta nella prima pagina del libro Le disavventure del Barone Von Trutt (Sinnos, 2020) di Alice Keller, che si avvale degli efficaci disegni di Veronica Truttero, indispensabili per seguire la storia: papà, mamma, John (Lennon?), Antonia e due gemelli identici, ancora in passeggino, ma soprattutto il personaggio che dà il titolo al libo: un cane bassotto di tre anni e mezzo, Tiberio, detto però Barone Von Trutt, proveniente da un’aristocratica famiglia, con una grande e prevalente passione: la poesia.

La famiglia Sigismondi abita in un normale appartamento che agli occhi del bassotto poeta sembra un castello e, anche se manca la servitù, il nostro barone fa finta di vivere in un grande sogno di ricchezza aristocratica. Antonia ha sei anni, Giovanni detto John ne ha quattordici, i gemelli Duccio primo e Duccio secondo, di appena un anno, detti gli urlatori, non si chetano mai.

Tutta questa variopinta e originale famigliola decide di andare in vacanza al mare: il bassotto viene messo nel suo trasportino, ma qui cominciano le disavventure della famiglia assolutamente stravagante, che per evitare le code in autostrada percorre strade alternative, in un crescendo di disastri: pioggia, tempeste, accampamento di fortuna in mezzo a un deserto.

L’unica cosa positiva: il Barone incontra Madamiglella, una deliziosa barboncina bianca, alla quale si rivolge in poesia, come è sua abitudine:

“Ma guarda un po’/ in mezzo a tanto orribil cemento/ quale luminosa visione/ la più bella stella/ del firmamento”.

Lei si chiama Claretta, è amore a prima vista. Ma i due presto si dovranno separare, perché i Sigismondi dopo la sfortunata non vacanza al mare si affrettano a tornare a casa.

Il Barone Von Trutt parla sempre in rima, e le sue poesie sono scritte in stampatello, in azzurro e si segnalano nella grafica del libro come qualcosa di veramente speciale. È coltissimo il nostro amico bassotto, capace di rivolgersi alla luna con le parole di Giacomo Leopardi e di parafrasare Francesco Petrarca e le sue Chiare fresche e dolci acque.

Le disavventure del Barone Von Trutt è un libro spiritoso, divertente, graficamente accattivante per i suoi tre colori (arancio, azzurro, grigio), per la quotidianità di una famiglia normalissima, così ben raccontata, per l’importanza che assume il cane bassotto, col suo atteggiamento aristocratico, così comune nelle nostre famiglie: più umano degli umani, con i suoi vezzi, le sue manie, la sua innata predisposizione per la poesia. I bambini lettori se ne innamoreranno certamente.