Disdici tutti i miei impegni di Luca Argentero

Luca Argentero, notissimo attore torinese, che ha lavorato a molte fiction di successo, si cimenta per la prima volta in un romanzo accattivante, dal titolo Disdici tutti i miei impegni, edito da Mondadori.
Ho letto tante recensioni negative su questo libro, tutte dal contenuto discutibile, che mi hanno colpito per il loro contenuto strettamente e paurosamente diffamatorio e sfavorevole. L’autore è molto apprezzato nella sua veste di attore, non lo è altrettanto in quella di scrittore. Personalmente non ho trovato il contenuto di questo libro così dissacrante, certamente è il ritratto di un uomo dei giorni nostri, molto cinico e cattivo. Mi ha ricordato, per certi aspetti, la vita di tale Fabrizio Corona, personaggio discutibile e al di fuori degli schemi.

Disdici tutti i miei impegni racconta la vita di Fabio Resti, manager di successo a Roma, che conduce una esistenza al limite, tra legale ed illegale, sempre luccicante sotto i riflettori. Drogato per riuscire ad affrontare tutti gli impegni, Fabio è un uomo che traffica, dirige la vita di alcune persone, che hanno la disgrazia di lavorare con e per lui. Tra sesso e cocaina, l’adrenalina sempre al massimo, Fabio non conosce tregua. Fino a che succede un evento dissacrante: la Guardia di Finanza gli consegna una comunicazione giudiziaria che riguarda una indagine in corso. Non può sottrarsi: viene condotto, senza buone maniere, in caserma, dove viene accusato di bancarotta fraudolenta e altri reati penali. La condanna è senza pietà e non ammette deroghe. Non andrà in prigione, ma verrà condotto ai domiciliari a casa dei suoi genitori, dove attenderà l’esito del processo:

Quello che davvero non capisco è questa restrizione aggiuntiva agli arresti domiciliari: non posso avere contatti con l’esterno, di qualsiasi forma, per cui non posso ricevere persone a casa, né oltrepassare la soglia. Il pianerottolo è già oltre il mio confine. All’inizio non ci credevo, ma gli sbirri passano a controllare ogni santo giorno.

Una pena dura, che toglie ogni spazio al giovane, abituato a una vita scintillante e sotto i riflettori. Ma il reato di cui si è macchiato è così grave? C’è forse in modo sotterraneo un’altra verità?

È incredibile che mi abbiano dato i domiciliari con la restrizione aggiuntiva del divieto di ogni contatto con l’esterno, mediante qualsiasi strumento. Praticamente mi considerano Totò Riina. Forse faccio troppo lo spavaldo, perché gli avvocati mi hanno spiegato che una eventuale infrazione comporterebbe la perdita immediata di tutti i privilegi di cui godo attualmente. Hanno proprio usato la parola “privilegi”. E lì per lì non ci ho fatto caso dato che non mi sentivo per niente un privilegiato, ma adesso comincio a pensare che in galera potrebbe essere davvero molto peggio.”

Ecco che le prospettive per il nostro protagonista mutano: diventano determinanti gli affetti famigliari: il padre, la madre, la sorella con il nipote; e lo spazio dell’alloggio diventa il suo orizzonte immediato. Il balcone è la sua vita, da lì osserva, muto ed estraniato, la sua vicina di casa Anna, si interroga su di lei, su cosa fa e come vive. Una situazione che mai avrebbe considerato di poter vivere.

Che accadrà a Fabio? Il processo si farà? Ristabilirà la verità? Sospeso in un limbo di cui non vede uscita, Fabio continuerà su questa prospettiva e capirà finalmente quali sono i veri ed unici valori di esistenza o al termine troverà una uscita di comodo?
Disdici tutti i miei impegni è un libro che parla di una esistenza dei giorni nostri, di una vita stravolta, di guadagni facili che non portano a nulla, finiscono e giacciono inutilizzati. È un viaggio interiore, quello intrapreso dal protagonista, che fino ad ora non sapeva neppure chi era il suo vero io autentico.
Il personaggio è molto umano, spesso antipatico e discutibile nei comportamenti e nei modi di fare, ma induce ad una riflessione severa. Il romanzo ricco di attualità, dipinge un mondo moderno che perde i valori essenziali, alla ricerca di un guadagno facile e senza troppi sacrifici e rinunce. Quale mondo vincerà? Quello scintillante e fatuo o quello vero, profondo, sofferente ma privo di luci oscure? Alla lettura la risposta più evidente.
Nell’insieme una lettura semplice, ma intrigante, che è necessario leggere tra le righe. Per gli amanti delle storie intrise di attualità un bel libro; per gli altri una lettura che pone tante domande.