Dizionario degli amori impossibili
- Autore: Ivan Talarico
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2021
Dizionario degli amori impossibili (Neo., 2021) di Ivan Talarico, cantautore, poeta e teatrante romano, è una raccolta di cinquantadue brevi racconti semiseri in cui, in ordine alfabetico, sono descritti altrettanti drammi per sorridere e riflettere sui rapporti di coppia. In questo suo esordio narrativo, l’autore ci offre un vademecum decisamente fuori dal coro, fatto di paradossi, ossimori e storie di vita tragicomiche.
Talarico ci fa divertire ancor prima di iniziare a leggere i racconti, perché dedica l’opera:
“A chi prova un sentimento,
ma poi non lo mangia”.
Dizionario degli amori impossibili è un libro che ci parla sia con le parole sia con le immagini. Innanzitutto ci sono le storie raccontate, tutte curiose e bizzarre, e tutte fonti di ispirazione per una analisi critica delle relazioni amorose che abbiamo vissuto, che viviamo o che vivremo in futuro.
Poi ci sono i capitoli in cui il lettore diventa parte attiva, perché Talarico lancia una sfida, come nel capitolo Coerenza, dove con Premesso che e Calcolate ci riporta ai problemi di matematica della scuola; o come nel capitolo Domande, una sorta di storia interattiva, con diverse possibili soluzioni a seconda delle piste che decidiamo di seguire, creando così innumerevoli trame.
Singolare e di grande effetto è anche la grafica, realizzata da Antonio Pronostico, che ha tradotto in immagini il messaggio dell’autore. In copertina, un uomo e una donna si trovano su una figura geometrica “impossibile”, perché sembrano andare l’uno verso l’altra, ma in realtà sono su due diversi livelli, su due strade che non si incontrano, un po’ come gli amori narrati da Ivan Talarico. Nelle illustrazioni interne, i corpi vengono invece a contatto per raffigurare le lettere dell’alfabeto, ma si esibiscono in posizioni decisamente improbabili.
I capitoli si susseguono come in un vocabolario vero e proprio, con A di Abitudine, B di Blu, C di Coerenza, D di Divergenze, E di Elucubrazioni e così via, fino alla Z di Zavorra.
Originalissimi e spassosi i personaggi e i loro nomi, tanto che ogni volta viene da chiedersi, prima ancora di iniziare a leggere un nuovo racconto, come si chiameranno i protagonisti.
I drammi sono abilmente rappresentati attraverso situazioni esagerate e surreali, ma talmente ben costruite da sembrare vere. Così troviamo ad esempio Anatola, che non crede ai fantasmi e si innamora del fantasma Madio; Brino e Ualda, in crisi per la dipendenza da wafer di lui; Flauco e Duora, che inventano un test di coppia e si trasferiscono in Lapponia per metterlo in atto; o ancora Saia, innamorata di Rito ma che pensa che il colore blu sia più bello di lui.
Se le situazioni divertono, è altrettanto vero che hanno il potere, anche solo in pochissime righe, di entrare a loro modo nel vivo dei problemi che spesso affliggono la quotidianità delle relazioni. Le storie narrate, infatti, seppur così particolari non sono poi molto lontane dalla realtà di tanti rapporti. Cordovo e Noila, ad esempio, non riescono a dirsi davvero le cose come stanno, ad affrontare il loro problema di coppia.
“Noila lo mette davanti a un’unica scelta: cambiare casa o lasciarsi.
Lui è assalito dal panico, non se l’aspettava, da solo non potrebbe mai pagare un affitto intero, rischia di veder crollare la sua misera realtà”.
E quando Cordovo inizia a pensare che "la felicità, quella vera, quella per cui ti impegni tutta la vita e fai delle scelte rischiose, che quella felicità fiera e indomabile abbia esattamente la forma di un bidet” ci scappa una risata, ma una frazione di secondo dopo siamo avvolti da un velo di tristezza.
Poi ci sono i rapporti come quello di Cuola e Donio, confinato nella colazione: apparentemente una sciocchezza, ma che si porta dietro tutto il rancore accumulato e moltiplicato per aver sempre lasciato correre un problema, tenendosi dentro un malessere.
O ancora, la storia di Vantia, che non riesce a parlare con Sidrio né forse a interrogarsi e a scavare più a fondo nel sentimento che la lega a lui.
“Sidro custodisce un segreto e Vantia vuole conoscerlo.
Come abbia fatto Vantia a sapere del segreto – che in quanto tale dovrebbe essere taciuto – è una cosa che non ci riguarda.
Ma da quando lo ha scoperto ha bisogno di conoscerlo e fa di tutto, tranne la cosa più sensata: chiedere a Sidro”.
Dizionario degli amori impossibili è un libro che lascia il segno, perché non finisce all’ultima pagina, ma ci porta a interrogarci su come viviamo le nostre relazioni di coppia, sulle situazioni a volte assurde che ci vedono protagonisti.
Può questo guardarsi dentro aiutare anche i partner più improbabili a costruire una storia stabile e felice? Io credo di sì. Credo che proprio questo sia il segreto per rendere possibile un amore fra due persone, anche fra quelle diversissime fra loro che, pur bisticciando in continuazione, non riescono a stare lontane. Proprio come Divelto e Stolia. O come, nel cielo, la pioggia e il sereno.
Dizionario degli amori impossibili
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