Donne donne
- Autore: Andrea Vitali
- Genere: Raccolte di racconti
- Categoria: Narrativa Italiana
- Anno di pubblicazione: 2012
Bellano non è solo patria di scrittori Vitali, ma anche di pittori Vitali, che ovviamente, data la limitata estensione della località e l’autorevolezza dei due personaggi, si conoscono e si stimano, professionalmente oltre che umanamente.
Andrea Vitali è noto a ogni lettore che si rispetti: chi non conosce il medico scrittore di Bellano? Giancarlo Vitali è invece affermato pittore, amato da critici e pubblico. Malgrado la differenza di età, il comune amore per l’arte in senso lato ha unito queste due preziose prospettive, dando vita a un progetto comune di grande pregio e raffinatezza.
Da qualche tempo, infatti, la casa editrice Cinquesensi ha dato il via alla collana "iVitali", i cui libri intersecano e fondono i dipinti di Giancarlo con le storie di Andrea, qui non più romanziere e non solo scrittore di racconti, ma anche autore di pungenti e ironiche poesie e secchi e arguti aforismi.
Dopo "Silhouette", "Tutti santi", "33re", "La carne", "Stralunario" e "Pro-memoria", esce nel 2012 questo "Donne donne", dedicato ovviamente all’universo muliebre, croce e delizia di ogni uomo, terra inesplorata e misteriosa che riserva sorprese agrodolci e avventure complicate e affascinanti.
Di donne bellanesi, ovviamente, si parla: anche se la cittadina lacustre non viene mai nominata nel libro, il suo spirito è pur sempre vivo nei suoi cantori e l’atmosfera raccolta di "piccolo mondo", che raccoglie in sé tutte le caratteristiche della vita umana, pervade ciascuno degli scritti. Un mondo racchiuso, rassicurante, spesso pettegolo, a volte becero, fatto di personaggi che si muovono in un ambito ristretto dando ai propri gesti e ai propri danni quotidiani un’importanza che gli stessi sono ben lungi dall’avere: esattamente quello che succede ogni giorno in ogni angolo del mondo...
Andrea Vitali è ironico e pungente con le donne, tanto da farci sospettare che le senta in qualche modo come nemiche. In realtà, si intuisce facilmente fra le righe che, senza quelle entità complicate e difficili da comprendere e accontentare, lui, come ogni altro uomo, si sentirebbe perso. Sfuggenti come in "Lunatica", sleali come ne "Le complici", pentite come ne "Il tappo", macchiette esilaranti come in "Fiorella Vastità", disarmate come nel surreale "La parrucchiera" di sapore vagamente pirandelliano (con leggeri richiami a "Così è (se vi pare)"), scettiche come in "Profumo di donne", sono comunque protagoniste assolute, un po’ vittime e un po’ carnefici, delle vite degli uomini.
Le brevi poesie e gli aforismi sono delle sferzate all’animo del lettore. Ve n’è una, "Preghiera" dall’inizio dolce e malinconico, che sfocia poi in una tristemente attuale immagine di violenza. Vi sono le frasi maligne e divertite, di cui una fintamente attribuita ad Alberto Sordi, notoriamente più volte sfiorato ma mai coinvolto del tutto in un rapporto amoroso di un qualche spessore.
E poi vi sono le immagini di Giancarlo Vitali, tenui malgrado i colori vividi, vaghe, dai contorni non ben definiti, misteriose come ogni donna che si rispetti, eppure reali, franche, genuine, avulse da ogni artificio. La prosa di Andrea Vitali sembra assumere nuova linfa dal contatto con tali immagini, e si fa più alta, ispirata, intrisa di poesia che si diluisce nelle frasi e nelle parole. Ma basta un guizzo per riportare il nostro medico scrittore alla semplicità delle case bellanesi, restituendoci quello stile al quale siamo ormai affezionati. Un’operazione interessante e veramente ben riuscita.
Donne Donne (iVitali)
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