Doromizu. Acqua torbida di Mario Vattani

Mario Vattani, diplomatico italiano che ha vissuto a lungo in Giappone, per il suo primo romanzo sceglie i quartieri più impenetrabili della città dove ha vissuto a lungo, Tokyo. “Doromizu. Acqua torbida”, (Mondadori, 2016) è un noir sensuale con dei risvolti da romanzo di formazione.

Il protagonista, Alessandro Merisi (Alex) è un venticinquenne italiano nella capitale giapponese per studio. Orfano di madre, italiano di nascita ma cresciuto a Londra, Alex, giovane squattrinato, vive in Giappone grazie a lavoretti saltuari da fotografo e cameraman. La sua passione per il cinema si acuisce nella terra del Sol Levante dove lui spera di costruirsi un futuro.

“Una serie di coincidenze però lo precipitano in una spirale negativa, una discesa negli inferi verso i luoghi più oscuri e viziosi della capitale nipponica, mettendo a rischio la cosa che gli è più cara al mondo”.

Alex infatti inizia a fare l’aiuto regista in una grossa produzione cinematografica giapponese. La produzione gira film a luci rosse che hanno un certo successo. Il giovane protagonista dell’opera prima di Mario Vattani scopre così una Tokio moderna e tenebrosa: donne molte belle ma altrettanto perverse, tatuatori legati spesso al mondo della criminalità organizzata, esponenti della yakuza, la mafia giapponese. L’ acqua torbida in cui si trova immerso il giovane Alex in compagnia di personaggi violenti e di figure femminili, come Megumi, Aya, Tomomi, sagge, belle, dolci ma conturbanti, lo trascina una sera in un locale malfamato dove conosce un ricco inglese che da lì a poco muore di infarto. Nell’appartamento del morto Alex scopre un quantitativo enorme di denaro, talmente tanto da potergli permettere finalmente un’altra vita. La storia di Alex si complica quando coinvolto emotivamente non riesce più a fare l’aiuto regista e la sorella del deceduto si presenta pretendendo i soldi.

Mario Vattani da qui avrebbe potuto dare al suo primo romanzo un risvolto poliziesco invece decide di narrare una storia evocativa e metaforica. La storia di un ragazzo italo-inglese che vive in una Tokio, metropoli moderna, piena di contraddizioni, ma con un profondo senso dell’onore e della lealtà anche con gli stranieri soprattutto quelli che come Alex hanno capito e accettato sino in fondo la cultura giapponese. Un gran bel romanzo con una narrazione fluida, emozionante, veloce, adatta a una sceneggiatura cinematografica che ci coinvolge emotivamente e annuncia la nascita di un considerevole scrittore.