Dov’è finita Audrey?
- Autore: Sophie Kinsella
- Categoria: Narrativa Straniera
- Casa editrice: Mondadori
- Anno di pubblicazione: 2015
Dopo i vari romanzi sullo shopping, molto amato e svolto praticamente ovunque, torna Sophie Kinsella con uno young adult fresco e spiritoso, che tratta con sapiente maestria il tema attuale e preoccupante del bullismo.
“Dov’è finita Audrey?”, edito da Mondadori nel giugno 2015, è un romanzo che fa sorridere e riflettere al tempo stesso. Si presta ad un tipo di lettura in cui, non calando mai l’attenzione, i capitoli scorrono in tempi davvero brevi.
La storia è quella della quattordicenne Audrey e della sua singolare famiglia, costituita da una madre molto apprensiva, un padre che fa sempre quello che dice la moglie, un fratello maggiore ossessionato dai videogiochi e un fratellino di quattro anni che, con la sua ingenuità, porta una ventata di gioia.
Da tempo Audrey non esce più di casa e non vuole incontrare nessuno. Qualcosa di brutto le è successo a scuola: un episodio di bullismo l’ha fortemente traumatizzata, tanto da dover ricorrere ad un supporto psicologico per gravi attacchi di panico. La ragazza porta sempre occhiali scuri, che sembrano proteggerla dal mondo e l’unica persona con la quale si trova a proprio agio è il fratellino Felix.
L’atmosfera in famiglia è turbata da una madre nevrotica, che si dispera per la smodata passione per i videogiochi del primogenito Frank e riversa su di lui la sua aggressività passiva – a volte nemmeno così tanto passiva. Questa sua “ottusità” porta all’esasperazione il lettore, così come lo induce a farsi anche qualche sana risata per il clima surreale che si crea.
Quando Audrey incontra Linus, un amico del fratello, la situazione cambia. Fra i due nasce qualcosa e la ragazza inizia a migliorare, ritornando a poco a poco padrona della situazione.
Dalla guarigione di Audrey dipende anche l’assetto della sua disastrata famiglia, come fosse un effetto domino, ma concepito al contrario.
Sophie Kinsella, alle prese col suo primo libro dedicato ai ragazzi, è stata molto brava a trattare in maniera così garbata un tema tanto delicato, non soltanto come quello del bullismo, ma anche di quel divario generazionale che separa genitori e figli e che sembra incolmabile quando si è adolescenti.
“Dov’è finita Audrey?” è un romanzo corale, di una famiglia in difficoltà, alle prese con priorità differenti e non condivisibili, e soprattutto con figli che crescono e non sono più bambini. Una storia tragica, come quella di tutte le famiglie che si ritrovano ad interagire con ragazzi adolescenti, in cui tutti si possono riconoscere. L’elemento che gioca a favore di questa storia è proprio la facile immedesimazione con qualche membro della famiglia, adulto o minorenne che sia.
La proverbiale ironia della Kinsella ha facilitato ogni cosa. Nonostante vengano trattati temi tanto seri, “Dov’è finita Audrey?” è un libro col quale ci si diverte e che può essere considerato come un “viaggio” nella mente dei giovani, per scoprire quello che pensano e come ragionano, in questo caso, in quella di Audrey, dato che è lei l’io narrante della storia.
È proprio vero che un libro non si giudica dalla copertina e “Dov’è finita Audrey” ne è un esempio palese, dato che potrebbe, a prima vista, sembrare un romanzo privo di spessore o addirittura apparire come una replica di un qualche “déjà vu”, mentre si tratta di un’opera che mette in scena il nucleo sociale più antico del mondo: la famiglia.
Una storia ben articolata, la cui lettura si consiglia a tutti.
Dov'è finita Audrey?
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